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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La Canottieri Moto Guzzi apre le sue porte al pararowing

Al via un progetto che coinvolge ragazzi con disabilità. Il presidente Rossella Scola: «Siamo emozionati». Ingaggiati due terapisti, rispettivamente canottiere ed educatrice

«Siamo emozionati nel presentare questo nuovo progetto, nell'ambito di un'associazione che ha scritto una storia importante legata a questa disciplina sportiva, per la quale ci siamo prefissati di fornire la nostra totale disponibilità».

Sono le parole di Rossella Scola, da poco più di due anni presidente della Canottieri Moto Guzzi, nell'aprire ufficialmente alla disabilità l'accesso alla pratica del canottaggio, che con il marchio dell'Aquila ha forgiato negli anni grandi campioni.

Splendida foto di un mandellese immortala una palla di fuoco nel cielo

Con "Progetto Pararowing", articolato in tredici obiettivi, prenderà corpo e vita a Mandello del
Lario il canottaggio per disabili introdotto nel 2005 nel programma paralimpico e ai Giochi di Pechino 2008. Fausto Panizza, terapista e canottiere formatosi alla Lario di Como, porta all'interno della Guzzi l'esperienza già maturata sull'altra sponda del lago nell'avvicinare e coinvolgere in questo sport d'acqua chi dalla vita ha avuto limitazioni. E di quei trascorsi riferisce: «L'obiettivo primario non è solo finalizzato a vincere le gare. Al contrario, ho trovato in questi ambiti ragazzi sereni, che si divertono anche motivati dal contatto con il loro primo accesso in hotel o per il tragitto in aereo. Poi quando si è arrivati a creare un'imbarcazione, pur non spingendo nessuno a scendere in acqua, hanno provato
sensazioni toccanti».

I tredici punti del progetto

In questa nuova avventura, Panizza sarà affiancato da Gaia Redaelli, terapista ed educatrice. Perchè gli obiettivi prefissati dal pararowing sono ambiziosi, tesi e portare in luce il meglio di ogni singolo speciale atleta. In tredici punti si condensa il mix di psicologia e preparazione tecnico-sportiva richiesta per mettere in acqua la propria imbarcazione, ultimo gradino a coronare il lavoro di preparazione: Riconoscere l'altro, Miglioramento delle capacità coordinative, Miglioramento degli schemi motori, Aumento dei tempi di attenzione e concentrazione, Capacità d'imitazione, Diminuzione delle stereotipie, Incanalare l'aggressività, Affrontare la fatica, Rispetto delle regole, Gestione delle frustrazioni, Miglioramento della propriocezione, Favorire l'investimento emotivo nell'attività, Socializzazione/amicizia. Ed è proprio il tredicesimo punto di questo ultra-decalogo la chiave che andrà ad aprire la porta che si presenta oltre la tecnica sportiva.

«Quando si va in giro si sta bene insieme». Lo ha detto Fausto Panizza, non nuovo a queste nobili esperienze. Attualmente sono in corso le iscrizioni, già sei ragazzi provenienti dalla sezione Arcobaleno guidati da Franca Lafranconi, hanno aderito a questo progetto, loro che con diverse discipline, dall'atletica allo sci sono di casa con gli sport e da oggi abbracciano anche il Pararowing.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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