Il Centro di ascolto Mandello: «In difficoltà chi ha perso il lavoro, in aumento il disagio psicologico»
Nel 2020 registrati 194 colloqui con 76 utenti. «Il lockdown ha inciso molto, anche se il boom di colloqui previsto non si è verificato». La problematica principale resta la povertà
Il Centro di ascolto Caritas del Vicariato di Mandello, sito in Piazza della Vittoria 3, ha reso noti i dati relativi al 2020. Un anno difficile, complicato dalla pandemia. Il Centro, tuttavia, non ha mai interrotto il proprio servizio, anche se nel periodo 25 febbraio/19 giugno 2020 hanno praticamente operato solo la coordinatrice e Padre Paolo, il sacerdote incaricato della formazione spirituale. Tramite cellulare si sono tenuti in contatto quotidiano, sentendosi anche più volte al giorno, per analizzare le richieste di aiuto ricevute direttamente o tramite i gruppi WhatsApp della Chiesa di Mandello. Insieme hanno concordato gli interventi. Dopo un iniziale periodo di assestamento, i colloqui, salvo 11 effettuati in presenza per situazioni non definibili altrimenti, sono ripresi telefonicamente pur con le criticità legate a questo mezzo. «La comunicazione telefonica - spiegano dal Centro di ascolto - non è stata in grado di creare quell'empatia che permette di intuire anche quello che le parole spesso non dicono: paure, pudori, disorientamento».
Dal 20 giugno 2020, con le dovute precauzioni (mascherina, distanziamento e sanificazione degli ambienti), tre volontarie hanno ripreso, su appuntamento, gli ascolti in presenza, consapevoli che, per quanto importante possa essere l'ascolto per telefono, è proprio l'incontro con lialtro che costituisce e costruisce il rapporto con le persone. Incaricato della formazione spirituale del gruppo è Padre Paolo Ancilotto, che coltiva anche le relazioni tra il Centro di ascolto e i sacerdoti del Vicariato.
Dal 24 febbraio 2020 anche l'équipe del CdA ha sospeso i propri incontri quindicinali, riprendendoli dal 15 giugno, quando sembrava che la situazione sanitaria fosse migliorata, alternando, in base alle necessità, la presenza o il contatto in remoto tramite Google Meet. Purtroppo anche in questo caso la comunicazione via web è risultata difficoltosa e pesante. Le giornate di apertura nel 2020 sono state 86.
I numeri
Negli 86 giorni di apertura del 2020 si sono svolti 194 colloqui che hanno interessato 76 utenti, di cui 23 nuovi. Dalla riapertura post-lockdown sono 117, con 16 persone "nuove" rispetto al 2019. Dal Centro di ascolto fanno notare che la pandemia non ha creato il boom di accessi che era lecito attendersi, e che i nuovi utenti hanno atteso la possibilità di interagire in presenza.
«Le persone che si sono rivolte al nostro Centro di ascolto avevano nella quasi totalità problematiche legate al lavoro per sospensione dell'attività lavorativa e ritardo nella riscossione della cassa integrazione guadagni, per mancato rinnovo dei contratti alla naturale scadenza soprattutto nel settore della ristorazione. Da queste situazioni sono derivate difficoltà per l'acquisto di viveri, il pagamento di utenze, affitti e altri servizi (mense scolastiche, libri, trasporti, farmaci). Dai colloqui è emerso un aumento del "disagio psicologico-relazionale", di problemi connessi alla “solitudine” e di forme depressive originate o acuite dalla "chiusura"».
In totale, nel 2020, sono stati effettuati 194 colloqui, in forte diminuzione rispetto all'anno precedente. Su questi dati pesa la pandemia, con l'azzeramento pressoché totale dei colloqui svolti nei mesi di marzo, aprile e maggio. Tra i comuni di residenza spicca Mandello, da cui proviene il 65,79% dell'utenza che ha svolto almeno un colloquio; seguono Lierna (21%) e Abbadia Lariana (5,26%), con un singolo utente rispettivamente da Broni, Lecco e Limbiate. Situazione pressoché identica per gli utenti che hanno svolto il primo colloquio nel 2020. Per quanto riguarda la nazionalità degli utenti, il 53% è italiano; seguono Albania (9,2%), Senegal (7,9%), Kenya (5,26%) e Marocco (5,26%).
A completare l'identikit dell'utente medio la fascia d'età, con una preponderanza della fascia 30-50 che raccoglie il 65,8%, seguita dalla 50-65 (26,3%). La problematica maggiormente rilevata nel 2020 riguarda la povertà (100% dell'utenza), a seguire il lavoro (84,2%), mentre meno rilevante sono famiglia (36,8%) e casa (30,2%). Le problematiche famigliari sono molto più diffuse di quelle personali. Il 56,6% è disoccupato.
Il Centro di ascolto
Al Centro di Ascolto Caritas (CdA) di Mandello fanno riferimento la Comunità pastorale di Mandello, la Comunità pastorale di Abbadia e la Parrocchia di Lierna. Nel 2020 l'équipe, causa il trasferimento di una volontaria in altro comune, si è ulteriormente ridotta a 8 volontarie, delle quali 7 impegnate principalmente nell'ascolto e 1 nei soli servizi di segreteria. Un tecnico, a titolo volontario, ha garantito il necessario supporto informatico. Due avvocati, anch'essi volontari, se necessario offrono la loro competenza.