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Le 5 piste ciclopedonali a portata di tutti nel Lecchese

Percorsi non impegnativi, per famiglie, su tratti di strada panoramici e suggestivi, ai piedi dei monti o sulle rive dei nostri laghi

La bella stagione è dietro l'angolo. Il ritorno della Lombardia in zona gialla, che si spera possa essere definitivo (e dunque accompagnato da una favorevole evoluzione dell'epidemia), favorisce l'attività sportiva. E cosa c'è di meglio di una pedalata rimanendo nel nostro territorio? Abbiamo selezionato alcuni percorsi su piste ciclopedonali da proporre ai nostri lettori. Come sempre, non si tratta di una classifica né degli unici disponibili, ma di semplici consigli.

Anello di Garlate

La ciclabile del Lago di Garlate è un bellissimo percorso ciclopedonale che permette di compiere un giro ad anello del lago, partendo da Lecco. Il punto di partenza del percorso è posto a Lecco: si attraversa Pescarenico, il rione di Lecco tanto caro al Manzoni e decisamente panoramico, per poi passare al Bione sino ad arrivare a Rivabella. Sul percorso si trovano una serie di ponticelli in pietra/legno che consentono di attraversare i vari torrenti senza problemi e difficoltà. Da qui si può procedere al Lavello di Calolziocorte, oltrepassare il ponte in legno che superare l'Adda e spostarsi sulla sponda opposta. Al termine del ponte vi sono dei cartelli che indicano il ritorno a Lecco. Lunghezza: circa 20 chilometri.

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Brivio-Trezzo sull'Adda

Se lungo il percorso sopra indicato non si volesse far ritorno a Lecco, così da non interrompere il tragitto, si può continuare fino a Brivio. Iniziando così la seconda parte del tragitto lungo la ciclabile sull'Adda, con un paesaggio dal punto di vista naturalistico e paesaggistico molto vario. Una volta giunti a Brivio si può continuare lungo il fiume su una strada che attraversa il piccolo borgo. Si transita sotto il ponte della Statale e si percorre la medesima strada fino alla sua fine, dove una sbarra impedisce a tutti i mezzi il passaggio, ma rimane comunque consentito continuare a piedi o in bicicletta. L'itinerario porta a un ultima sbarra, dove è posta una vecchia centrale di controllo, che segna l'inizio della discesa verso Trezzo sull'Adda. Ed è proprio in questo tratto che la ciclopedonale è costeggiata da diverse centrali idroelettriche tra cui la centrale Bertini, Esterle, fino alla centrale Taccani di Trezzo. La fine del percorso, dopo lo sterrato, è in asfalto. Totale circa 22 chilometri.

Lago di Annone

La caratteristica del lago è quella di avere una penisola, chiamata "Penisola di Isella", che crea uno stretto canale che divide il lago in due. Annone di Brianza è uno dei comuni, insieme a Suello, Civate, Galbiate e Oggiono, all'interno dei quali è inserito una parte del lago. Fin dai tempi antichi, il lago veniva usato per scopi commerciali tra Lecco e Como. L'attuale pista ciclopedonale circonda il bacino del Lago di Annone; nonostante l'interruzione del percorso per un breve tratto, tra Galbiate e Oggiono, si hanno a disposizione circa 15 chilometri di pista con diversi tipi di fondo. Anch'esso si può definire un itinerario naturale e ideale per sportivi, cicloamatori e famiglie a passeggio, che potranno percorre in tutta sicurezza il percorso, essendo protetto e lontano dal traffico delle strade.

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Malgrate-Pradello

Un percorso molto "recente" per una scampagnata domenicale. Partendo dal nuovo lungolago di Malgrate si può costeggiare una parte del lago di Lecco. Attraversando il Ponte Kennedy ed entrando in città, si può assistere a un panorama unico ai piedi dei monti lecchesi e sulle azzurre rive del Lario. Costeggiando il lungolago del capoluogo, senza passare per forza della strada, si giunge alla nuova ciclabile alle Caviate, nonché primo tratto della Lecco-Abbadia inaugurato due anni fa, che consente di raggiungere l'area di Pradello concludendo il percorso in corrispondenza del locale Orsa Maggiore. Lunghezza complessiva 7 chilometri.

Ciclopedonale della Valsassina

Capatina in Valsassina per la pista ciclopedonale di 13,4 chilometri che costeggiando il torrente Pioverna parte da Barzio, attraversa tutto l'altopiano e arriva a Taceno dopo essere transitata per Introbio, Primaluna e Cortenova. Questo percorso è leggermente più impegnativo per il dislivello positivo di 190 metri e negativo di 371 metri, ma è decisamente tranquillo e divertente, immerso nel verde della Valsassina.

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