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"Stazioni della ferrovia Lecco-Como in condizioni pietose!"

Il Circolo ambiente "Ilaria Alpi" denuncia pubblicamente la situazione di degrado in cui versano alcune stazioni nella Brianza lecchese

Non solo ritardi e disservizi nel trasporto su treno: lungo la linea Lecco-Como c'è anche il problema delle pessime condizioni in cui si trovano diverse stazioni ferroviarie. Il problema è stato portato all'attenzione pubblica dal circolo ambientale "Ilaria Alpi" che sollecita interventi agli enti competenti. "Alcune delle stazioni lungo la linea ferroviaria Lecco-Como sono in condizioni pietose! - sottolinenano i portavoce dell'associazione - Lo sanno bene i pendolari che usano quotidianamente il treno, e lo abbiamo notato anche noi durante le camminate lungo il Sentiero Pedemonte, che appunto utilizza le stazioni come capolinea delle tappe".

"Vandalismi, sale chiuse e obliteratrici rotte"

Il circolo ambientale giudica in particolare "Penosa la condizione della stazione di Sala al Barro dove nella piccola sala d'attesa si vedono cavi elettrici sul pavimento e l'obliteratrice completamente rotta e inutilizzabile". E poi ancora: "Quasi peggiore la condizione della stazione di Oggiono (che rappresenta il centro maggiore per la Brianza lecchese): l'edificio è completamente chiuso, sia dalla parte dei binari che dalla piazza: in pratica chi aspetta il treno lo fa dalla banchina, al freddo e al gelo. Una porta della sala d'attesa, non accessibile - con tanto di cartello scritto a mano 'chiuso guastaa' - ha il vetro rotto e sul pavimento giacciono rifiuti. Anche qui nessuna possibilità di obliterare i biglietti".

La stazione di Oggiono.

"La stazione di Molteno, molto frequentata, è fortunatamente messa un po'meglio - si legge quindi nel report del ciroclo ambientale - la sala d'aspetto almeno è aperta, anche se poco accogliente. La stazione di Casletto-Rogeno, che circa un decennio fa era stata ben ristrutturata, ora ha la sala d'attesa aperta ma vandalizzata con scritte e obliteratrice rotta".

La stazione di Casletto - Rogeno.

"Ed è pure un'impresa acquistare i biglietti"

"Alcune stazioni sono davvero in condizioni pessime - commenta Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente Ilaria Alpi - Evidentemente RFI, proprietaria delle stazioni, non esegue periodicamente le necessarie manutenzioni e nemmeno le pulizie, lasciando gli edifici al degrado. Ma l'altra nota dolente riguarda il servizio ferroviario di Trenord: è un'impresa acquistare i biglietti ferroviari, per chi non vuole o non può utilizzare l'acquisto on-line. Trovare dove si vendono i biglietti è spesso un'incognita: ad esempio per Oggiono, il centro maggiore, bisogna recarsi nella tabaccheria vicino all’Eurospin o, peggio, nella tabaccheria di Piazza Manzoni, scomoda per chi è già in stazione. Mentre sarebbe stato più logico permettere la vendita nel bar in zona piazza della Stazione, dove però i biglietti non ci sono".

"Tutta questa situazione della linea ferroviaria sembra quasi un paradosso: la società proprietaria delle stazioni e l'azienda chi gestisce il servizio ferroviario sembra vogliano scoraggiare gli utenti a prendere il treno - conclude Fumagalli - Un paradosso e un vero peccato, essendo la ferrovia uno dei sistemi di mobilità più sostenibili, anche dal punto di vista ambientale".

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