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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Qualità della vita: effetto Covid-19 al Nord, il Lecchese affonda ai livelli del 2014. Boom per l'e-commerce

L'indice "cultura e tempo libero", già in sofferenza negli anni scorsi, paga pesantemente dazio a causa del crollo dell'indice di sportività. Il miglior dato è quello relativo alla diffusione del reddito di cittadinanza, terzo in Italia

La "Qualità della Vita" in provincia di Lecco fa un altro, importante balzo indietro rispetto a un anno fa e perde altre 19 posizioni rispetto al 2019, portandosi poco sopra i livelli del 2014 (55^). L'annuale ricerca del Sole 24 Ore, lo scorso anno è passata da 42 indicatori a 90, per la maggior parte (circa 60) aggiornati al 2020 in base agli ultimi dati disponibili. Stando al noto quotidiano economico, in sintesi, ad essere penalizzato è soprattutto il Nord dove si registra la diffusione più elevata del virus in rapporto alla popolazione residente. Le province lombarde hanno segno negativo, in peggioramento rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio e Mantova.

L'effetto del covid sugli indicatori

Per comprendere meglio l’impatto della pandemia che ha sconvolto il 2020 - e inevitabilmente ha influito sulla la qualità della vita nelle province - l’indagine del Sole 24 Ore propone anche un focus su 25 indicatori, aggiornati tra il 30 giugno e ottobre di quest’anno. Tra questi: il Pil pro capite; le ore di cassa integrazione autorizzate; il Reddito di cittadinanza; i decessi e le nascite; le iscrizioni e le cancellazioni all’anagrafe e al registro imprese; il numero di bar e ristoranti; la litigiosità in tribunale.

Dall’analisi dei 25 parametri emerge la profondità della crisi economica e sociale, per ora tenuta a bada da ammortizzatori, contributi e ristori statali. Il Reddito di cittadinanza, per esempio, aumenta nelle grandi metropoli e al Sud: a Milano, dove gli assegni sono poco meno di 13 ogni 1.000 abitanti, tra dicembre 2019 e agosto 2020 ne sono stati emessi il 40,3% in più. A Napoli e Palermo si tocca quota 49 e 51,5 contributi ogni 1,000 abitanti, in salita del 36% e del 33,2 per cento. Tra gennaio e settembre 2020, invece, le ore medie di cassa integrazione autorizzate sul territorio nazionale per ciascuna impresa sono salite del 5.975,21 per cento, con la situazione aspra in tutte le province d’Italia.

Alcune aree hanno incrementato la spesa sociale per rispondere a bisogni come l’assistenza domiciliare e il trasporto di anziani e disabili. Lo rilevano i primi dati comunicati alla banca dati Siope (anche se bisognerà aspettare i bilanci consuntivi): Bologna registra un aumento pro capite del 53,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ci sono, tuttavia, territori in cui, tra gennaio e giugno, la spesa sociale sembrerebbe calata molto rispetto allo stesso periodo 2019.

Il dinamismo imprenditoriale, poi, caratterizza alcuni territori più inclini a cogliere le opportunità anche nella pandemia. In particolare, a Lecco (+30,77%), Prato (+29,69%), Brindisi (+26,61%), e Matera (+26,23%) sono aumentate le imprese che fanno e-commerce, mentre il boom di start up si registra a Imperia (+200%), Viterbo (+66,67%), Arezzo (+54,55%) e Siena (+50%).

Qualità della vita a Lecco: gli indicatori

In particolare, Lecco e provincia ottengono 513,1 punti punti totali (nel 2019 furono 523,9, nel 2018 545,8, nel 2017 497), così suddivisi: 34° posto e 574,7 punti per la voce "ricchezza e consumi", con un reddito medio complessivo per contribuente pari a 21.905 euro, 24° miglior dato in tutta Italia; 434,1 punti e 53° posto per la voce "affari e lavoro", con - in particolare - il 13° posto per tasso di occupazione totale (68,9%), il 3° posto (12,3%) per la diffusione del reddito di cittadinanza (4.71 assegni ogni 1000 abitanti) e il 6° posto per le imprese che fanno e-commerce (0.0531043% su imprese che fanno commercio al dettaglio); 483,3 punti e 33° posto, invece, per "ambiente e servizi", complice il 3° posto generale per enti attivi PagoPA (89,31% sul totale), mentre sono decisamente negativi i dati relativi ai fondi europei 2014-2020 per l'Agenda digitale (106°, 3.10558 euro pro capite della spesa pubblica sul territorio), fondi europei 2014-2020 per l'ambiente (10.9274 euro pro capite della spesa pubblica sul territorio) e pos attivi (43.7394 ogni mille abitanti).

563,1 punti e 66° posto per "demografia e società", con indicatori come consumo di farmaci per asma e Bpco (4°, 2.82305 unità minime pro-capite) e medici di medicina generale (104°, 0.756481 professionisti attivi ogni 1000 abitanti); negativo il tasso di mortalità (98°, 7.05 standardizzato per 10mila abitanti). 721,1 punti e 28° posto per "giustizia e sicurezza", favoriti da indicatori come quota cause pendenti ultratriennali (13°, 3.9768% sul totale delle pendenze) e indice di litigiosità (4°, 552.764 cause civili iscritte ogni 100mila abitanti). Una piaga vera e propria i furti in abitazione (395.744 denunce ogni 100mila abitanti, 91° posto).

Il posizionamento peggiore è, ancora, quello ottenuto per "cultura e tempo libero" con l'89° posto, cui contribuiscono il numero di librerie ogni 100mila abitanti (107° su 107 posti, 0.0385657 ogni 100mila abitanti), l'offerta culturale (104°, 25.2368 spettacoli ogni mille abitanti), i ristoranti (105°, 2.63137 ogni mille abitanti, inclusa la ristorazione mobile), la spesa al botteghino (82°, 16.4228 euro pro capite all'anno) e le piscine (103°, 0.00296659 ogni mille abitanti). Tengono botta le palestre (19°, 0.115697 ogni mille abitanti), crolla, causa Covid-19, l'indice di sportività (80°, -1.19477; indice elaborato in base a 4 indicatori che misurano l'impatto sullo sport).

Qualità della vita: la grafica riassuntiva de "Il Sole 24 Ore"

qualità della vita lecco 2020-2

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