rotate-mobile
Attualità

L'appello del Codacons: "Boicottiamo i Mondiali di calcio in Qatar"

L'associazione dei consumatori lancia una petizione chiedendo alle persone di spegnere la televisione in occasione della massima competizione calcistica: "Lo strapotere economico vince sui diritti umani"

Tra pochi giorni, dal 20 novembre, l'attenzione del mondo si concentrerà tutta sul Qatar, dove si svolgerà la 22esima edizione del Mondiale di calcio. Le più forti nazionali al mondo - con la dolorsa mancanza dell'Italia - e i più grandi calciatori sono pronti a sfidarsi in stadi di ultima generazione, per una competizione dall'altissimo costo che fa molto discutere ancora prima di essere cominciata.

Il Codacons (con il Codacons Lombardia) ha lanciato una petizione chiedendo di boicottare l'evento. "Una manifestazione che dovrebbe portare gioia in tutto il mondo, incollando milioni di persone davanti agli schermi televisivi e negli stadi a tifare per la propria squadra - scrive l'associazione a tutela dei consumatori in un comunicato - Ma questa volta non sarà così, perché la Fifa ha deciso di organizzare la massima competizione sportiva per le nazionali in un Paese ininfluente dal punto di vista calcistico, in cui ci sono più ombre che luci". 

Il Codacons ha individuato sei motivi per boicottare i prossimi Campionati del mondo di calcio, che elenchiamo di seguito.

Le ragioni per il boicottaggio secondo il Codacons

  • "Migliaia di lavoratori sfruttati e morti per costruire stadi e infrastrutture. Secondo l'ultima inchiesta del Guardian sarebbero almeno 6.500 gli uomini, spesso giovanissimi, provenienti da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka deceduti sul lavoro per permettere il calcio d'inizio dei Mondiali".
  • "Le gravissime accuse di corruzione mosse ai rappresentanti del Qatar per aver pagato ai funzionari della Fifa svariati milioni di dollari in tangenti per assicurarsi i Mondiali. Lo stesso ex Presidente della Fifa, Sepp Blatter, ha recentemente ammesso che è stato un 'errore' assegnare la coppa al Qatar".
  • "La riprogrammazione dell'intera stagione sportiva per permettere di giocare i Mondiali nel periodo invernale (le temperature in Qatar saranno di circa 25 gradi), circostanza che costringe i giocatori a sopportare dei calendari infernali, ricchissimi di partite, con enorme rischio di aumento del numero di infortuni".
  • "Il tema dei diritti LGBTQ+. L'omosessualità è considerata illegale dalla legge in Qatar. Pochi giorni fa un ambasciatore dei mondiali, Khalid Salman, ha definito l'omosessualità un 'danno psichico' nel corso di un'intervista rilasciata alla emittente televisiva tedesca Zdf. Una vergogna e uno schiaffo per chi sta combattendo duramente per far rispettare i diritti di tutti".
  • "I costi per i tifosi saranno altissimi, rendendo il Mondiale sostanzialmente un'esperienza solo per ricchi. Sono stati messi a disposizione dei 'container' per i tifosi che arriveranno, con costi proibitivi (da 200 a 270 dollari per stanza)".
  • "Lo spreco di risorse. Per organizzare un evento globale nel cuore del deserto servono circa 10mila litri di acqua per 90 minuti di partita. Senza contare la necessità di irrigare di continuo i campi, e far dissetare tifosi e turisti. In un Paese in cui non c'è accesso all'acqua potabile e, per i terreni di gioco degli stadi, vere e proprie cattedrali nel deserto, c'è bisogno di uno sforzo idrico insensato".

Per il Codacons questi sono "i Mondiali della vergogna, dove lo strapotere economico vince sui diritti umani, dove la corruzione vince sul merito, e dove i sogni di migliaia di persone vengono sacrificati per il 'dio denaro'. Per questo invitiamo i cittadini italiani a partecipate alla nostra petizione, spegnendo i televisori e boicottando il campionato del mondo in Qatar".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'appello del Codacons: "Boicottiamo i Mondiali di calcio in Qatar"

LeccoToday è in caricamento