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Colico: allagamenti e danni per il maltempo, l'affondo della minoranza

I consiglieri di "Più Comunità" esprimono critiche riguardo "la massiccia urbanizzazione e il mancato adeguamento delle reti meteoriche" negli ultimi anni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Brutto risveglio martedì mattina per tanti colichesi che si sono trovati con negozi, cantine e garage allagati da acqua e fango, molti anche senza energia elettrica saltata a causa dell'acqua che ha coperto le prese elettriche. Tante le richieste ai Vigili del Fuoco che sono impegnati nel nostro territorio da tarda notte. Anche la palestra della nuova scuola pare sia stata interessata da fenomeni di allagamento, probabilmente per infiltrazioni dal tetto.

Diverse strade sono state coinvolte da dissesti e smottamenti dell'asfalto, verosimilmente per i ripristini malamente realizzati negli anni, tra cui Via Baronia, chiusa al traffico per tutta la mattinata a causa di una grossa buca formatasi dopo l'imbocco da Via Nazionale che ha mandato in tilt il traffico mattutino, costituito soprattutto dai genitori che, proprio a causa del temporale, accompagnavano i figli a scuola.

Anche la zona industriale è stata interessata dagli allagamenti, dimostrando come la rete delle acque bianche, anche in quest'area, sia altamente sottodimensionata: è fondamentale fare una riflessione completa sui servizi che il Comune deve destinare a quest'area, prima di pensare agli ulteriori ampliamenti previsti nel nuovo Pgt in fase di Vas.

"Eventi estremi necessitano una pianificazione più attenta"

Un territorio che si riscopre nuovamente fragile davanti a questi episodi, ormai sempre più frequenti a causa di una globale tendenza all'estremizzazione degli eventi meteorici, eventi che necessitano di una pianificazione più attenta per non trovarsi costantemente in una situazione di emergenza.

In questi anni a Colico abbiamo assistito a un'intensa cementificazione che ha portato alla parallela perdita della capacità drenante delle aree verdi: una crescita urbana che non ha avuto altrettanta attenzione ai sottoservizi, al posizionamento razionale di caditoie e griglie. La perdita del verde, in un territorio come il nostro, comporta molte zone di ristagno e allagamento nelle aree piane e depresse non correttamente drenate e, parallelamente, la formazione di torrenti di acqua sulle strade in pendenza, che aumentano la loro velocità e capacità di erosione: tanti i sassi portati nelle zone più a valle.

La realizzazione di nuovi asfalti è perlopiù costituita da ripristini puntuali, maggiormente soggetti asmottamenti, oppure da tratti realizzati in fretta e furia prima delle elezioni. Salta agli occhi una mancanza di pianificazione nella gestione del territorio, che non può limitarsi solo a opere dal ritorno immediato.

Per questo la lista civica Più Comunità presenterà per il prossimo Consiglio comunale un'interpellanza sullo stato delle reti di raccolta idrica in relazione al massiccio sviluppo urbanistico e un'interrogazione su quanto accaduto nella palestra della scuola nuova, che ha avuto delle infiltrazioni, nonostante sia di recente costruzione.

I consiglieri della lista civica Più Comunità
Dario D’Andrea ed Enzo Venini

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