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Attualità Calolziese e Olginatese / Piazza Giuseppe Garibaldi

Non solo l'allarme siccità. "Per il lago di Olginate servono due traverse"

L'intervento del comitato "Salviamo il lago" con l'ex sindaco Bruseghini: "10 anni fa opere di scavo per la navigabilità deleterie. Ora è il momento di una soluzione definitiva"

"Il lago di Olginate è vittima di una situazione che si trascina da tempo anche a causa dei dannosi scavi per la navigazione di ormai 10 anni fa. Ora è necessario attuare una volta per tutte e in modo completo le opere di ripristino". Il messaggio è stato lanciato dal Comitato "Salviamo il lago di Olginate" che ha incontrato gli organi d'informazione locale per fare il punto su una situazione ancora molto delicata che interessa l'Adda, in particolare nei pressi del ponte Vittorio Emanuele tra Calolzio e Olginate. Una situazione aggravata nelle ultime settimane da una siccità a dir poco allarmante come si può vedere camminando lungo le piste ciclabili delle due sponde o attravesrando il ponte stesso.

Ma, nella speranza che possa piovere al più presto, l'attenzione del Comitato si è rivolta in modo specifico proprio sul tema delle opere di ripristino e sulla necessità di intervenire una volta per tutte, come spiegato dall'ex sindaco di Olginate Italo Bruseghini, da Luciano Redaelli e da Mario Dell'Oro (in quest'ordine, da sinistra, nella foto sotto).

Intervento rane e lago Bruseghini-2

"Da tempo ci occupiamo delle crescenti problematiche del lago di Olginate per cercare soluzioni ai problemi che si sono presentati negli ultimi anni - ha sottolineato Bruseghini - La nomina della dottoressa Francesca Rota alla presidenza del Parco Adda Nord aveva alimentato le nostre speranze di aver trovato un interlocutore credibile e attivo, e così è stato. La presidente ha infatti promosso una serie di incontri con le Amministrazioni di Olginate e Calolzio e con l'Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi minori concordando sulla necessità di affidare a un tecnico la stesura di un progetto di fattibilità per il ritorno alla situazione precedente all'intervento di scavo del 2012 nel letto dell'Adda in zona Lavello".

Lago sud-2

Ma quale sarebbe la soluzione per facilitare un ritorno alla nornalità del lago, favorendone la portata e gli equilibri naturali (al di là dell'attuale, si spera eccezionale, emergenza siccità)? La risposta è stata illustrata dallo stesso Bruseghini. "Il problema va affrontato su due fronti, uno di carattere tecnico e l'altro economico - ha precisato l'ex sindaco di Olginate - Le ultime notizie in merito al primo aspetto affermano che sarebbe necessario realizzare due barriere tra le due sponde chamate 'traversa' e collocate a monte del ponte della ferrovia e del ponte di Olginate. Lo scopo è di determinare il livello del lago che potrebbe addirittura superare quello precedente. Questo significherebbe abbandonare il progetto del costo di 800.000 Euro pensato in precedenza".

Il piano più recente, riferito alle due traverse, costerebbe meno, intorno ai 300.000 euro, come spiegano sempre i rappresentanti del Comitato olginatese. Si tratterebbe di due "briglie" che favorirebbero proprio l'innalzamento del livello dell'acqua in modo più equilibrato come avveniva in passato, prima della rimozione del materiale dal letto del fiume con gli scavi del 2012. "Purtroppo ci sono segnali di resistenza da parte della Regione che pare non voglia abbandonare l'inutile e irrealizzabile navigabilità di questa tratta dell'Adda - concludono Bruseghini, Readelli e Dell'Oro - Oggi rilanciamo questo appello pubblico con l'obiettivo di sensibilizzare le Amministrazioni comunali a sostenere con forza il progetto di recupero e salvaguardia del lago di Olginate".

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