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Coronavirus, il punto. Nel Lecchese 1.159 tamponi positivi, Perno: «Aumento apparente delle infezioni»

L'assessore Gallera ha aggiornato, come giornalmente avviene, sui dati dei contagiati da Covid-19 sul territorio Regionale: nella nostra provincia sono 81 in più di mercoledì. Il Direttore del Niguarda spegne i facili allarmismi: «Si tratta di nuove diagnosi, si mantenga cauto ottimismo»

Come anticipato a metà giornata dal Governatore Attilio Fontana, in Lombardia è una giornata numericamente negativa per quanto riguarda i numeri del contagio da Coronavirus. Salgono a 34.889 i positivi in Lombardia (+2.543), con 387 decessi giornalieri, anche se nel Lecchese i dati sono sostanzialmente in linea con quelli dei quattro giorni preferiti.

Nella nostra provincia si contano 1.189 infezioni dall'inizio dell'epidemia, con un aumento di 81. Nei giorni precedenti, l'incremento era stato di 61, 81, 62, 54, 142, 146, 64. I dati sono stati snocciolati dall'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la quotidiana diretta Facebook sulla pagina di LombardiaNotizieOnline per fare il punto sull'emergenza Coronavirus. Le istituzioni invitano ovviamente alla prudenza, ma la tendenza è piuttosto uniforme in tutto il territorio lombardo.

«Se aumentiamo i tamponi nella popolazione - cosa che sta avvenendo ora perché in effetti stiamo cominciando ad allargare alle Rsa, ai contatti e così via - lentamente questo aumento inevitabilmente comporta un apparente aumento dell'infezione, che in realtà è soltanto un aumento delle nuove diagnosi - ha spiegato il dott. Carlo Federico Perno, Direttore dell'Analisi chimico cliniche e microbiologia del "Niguarda" di Milano -. Io credo che i dati debbano essere visti con una certa articolazione. I numeri ci dicono che ci sono degli aumenti dei nuovi positivi e dei guariti, ma non dobbiamo dimenticare che queste non rappresentano nuove diagnosi. Noi ieri e oggi abbiamo misurato coloro che si sono infettati fino a 14 giorni fa e adesso cominciano ad avere dei sintomi. I guariti stanno rapidissimamente aumentando, serve cauto ottimismo come nei giorni scorsi».

I casi per provincia con l'aggiornamento rispetto agli ultimi giorni

Bergamo: 7.458 (+386)
ieri: 7.072 (+344)
l'altro ieri: 6.728 (+257)
e nei giorni precedenti: 6.471 (+255), 6.216 (+347), 5.869 (+715), 5.154 (+509),
4.645(+340), 4.305, 3.993, 3.760, 3.416, 2.864, 2.368, 2.136,
1.815, 1.472, 1.245, 997, 761, 623, 537

Brescia: 6.931 (+334)
ieri: 6.597 (+299)
l'altro ieri: 6.298 (+393)
e nei giorni precedenti: 5.905 (+588), 5.317 (+289), 5.028 (+380)
4.648(+401), 4.247(+463), 3.784, 3.300, 2.918, 2.473, 2.122,
1.784, 1.598, 1.351, 790, 739, 501, 413, 182, 155

Como: 762 (+56)
ieri: 706 (+71)
l'altro ieri: 635 (54)
e nei giorni precedenti: 581 (+69), 512 (+60), 452 (+72), 380(+42),
338(+52)286, 256, 220, 184, 154, 118, 98, 77, 46, 40, 27, 23,
11, 11

Cremona: 3.370 (+214)
ieri: 3.156 (+95)
l'altro ieri: 3.061 (+136)
e nei giorni precedenti: 2.925 (+30), 2.895 (+162), 2.733 (+341), 2.392(+106)
2.286(+119), 2.167, 2.073, 1.881, 1.792, 1.565, 1.344, 1.302,
1.061, 957, 916, 665, 562, 452, 406

Lecco: 1.159 (+81) 
ieri: 1.076 (+61)
l'altro ieri: 1.015 (+81)
e nei giorni precedenti: 934 (+62), 872 (+54), 818 (+142), 676(+146),
530(+64), 466, 440386, 344, 287, 237, 199, 113, 89, 66, 53, 35,
11, 8

Lodi: 1.968 (+84)
ieri: 1.884 (+24)
l'altro ieri: 1.860 (43)
e nei giorni precedenti: 1.817 (+45), 1.772 (+79), 1.693 (+96), 1.597(+69)
1.528(+83), 1.445, 1.418, 1.362, 1320, 1.276, 1.133, 1.123,
1.035, 963, 928, 853, 811, 739, 658

Monza e Brianza: 1.750 (+163)
ieri: 1.587 (+133)
l'altro ieri: 1.454 (+324)
e nei giorni precedenti: 1.130 (+22), 1.108 (+24), 1.084 (+268)
816(+321), 495(+94), 401, 376, 346, 339, 224, 143, 130, 85, 65,
64, 59, 61, 20, 19

Milano: 6.922 (+848)
ieri: 6.074 (+373) di cui 2.438 a Milano citta' (+141)
l'altro ieri: 5.701 (+375) di cui 2.297 a Milano citta' (+121)
e nei giorni precedenti: 5.326 (+230) di cui 2.176 a Milano citta' (+137),
5.096 (+424) di cui 2.039 a Milano
citta' (+210), 4.672 (+868) di cui 1.829 a Milano
citta' (+279), 3.804 (+526) di cui 1.550 a Milano citta' (+172),
3.278 (+634) di cui 1378 a Milano citta' (+287), 2.644, 2.326,
1.983, 1.750, 1.551, 1.307, 1.146, 925, 592, 506, 406, 361

Mantova: 1.250 (+74)
ieri: 1.176 (83)
l'altro ieri: 1.093 (+108)
e nei giorni precedenti: 985 (+80), 905 (+63), 842 (+119), 723 (+87),
636(+122), 514, 465, 382, 327, 261, 187, 169, 137, 119, 102, 56,
46, 32, 26

Pavia: 1.675 (+107)
ieri: 1.578 (+79)
l'altro ieri: 1.499 (+55)
e nei giorni precedenti: 1.444 (+138), 1.306 (+112), 1.194 (+89), 1.105(+94),
1.011(+33), 978, 884, 801, 722, 622, 482, 468, 403, 324, 296,
243, 221, 180, 151

Sondrio: 325 (+41)
ieri: 284 (+31)
l'altro ieri: 253 (+45)
e nei giorni precedenti: 208 (+3), 205 (+26), 179 (+16), 163 (+8)
155(+80), 75, 74, 46, 45, 45, 23, 23, 13, 7, 7, 6, 6, 4, 4

Varese: 502 (+34)
ieri: 468 (+18)
l'altro ieri: 450 (+29)
e nei giorni precedenti: 421 (+35), 386 (+27), 359 (+21), 338(+28), 310,
+45), 265, 232, 202, 184, 158, 125, 98, 75, 50, 44, 32, 27, 23, 17

e 807 in corso di verifica.

I dati in Lombardia

Ecco i dati dei contagi odierni e quelli dei giorni precedenti:

- i casi positivi sono: 34.889 (+2.543)
ieri: 32.346

- i deceduti: 4.861 (+387)
ieri: 4.474

- i dimessi e in isolamento domiciliare: 18.111

- in terapia intensiva: 1.263 (+27)
ieri: 1.236

- i ricoverati non in terapia intensiva: 10.681 (+655)
ieri: 10.026

- i tamponi effettuati: 87.713
ieri: 81.666

Gallera: «Ecco 37 nuovi respiratori»

«In Lombardia crescono in maniera significativa coloro che sono guariti dal Covid-19. I pazienti dimessi dagli ospedali sono arrivati a quota 7.839 con una crescita di 1.501 in un giorno». L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, è partito dando questa buona notizia durante il punto stampa sull'emergenza coronavirus in diretta Facebook. Gallera ha anche annunciato che «37 respiratori sono stati collocati nelle nostre strutture ospedaliere grazie alla Croce Rossa consentendo l'aumento dei posti per le terapie intensive».

«Con test rapidi si rischiano i falsi negativi»

«I test di tipo sierologico per il nuovo coronavirus, come i test rapidi sulla gocciolina di sangue ad esempio, identificano gli anticorpi. Hanno un valore importante nella definizione della circolazione del virus nel territorio, ma bisogna capire come usarli in senso diagnostico». Se usati «per identificare un paziente positivo all'inizio della sua storia clinica potrebbero avere il problema dei falsi negativi». A spiegarlo è stato Fausto Baldanti, esperto del Policlinico San Matteo di Pavia, oggi durante il punto stampa della Regione sull'emergenza Covid-19.

«I test sono di due tipi. Quelli molecolari» eseguiti sul tampone «identificano la presenza del virus nelle secrezioni e cominciano a essere positivi in una fase vicina ai sintomi, poco precedente. E rimangono positivi in tutta la fase sintomatica - evidenzia Baldanti - Se il soggetto viene ricoverato sarà positivo anche nei tessuti più profondi, come quelli del polmone. Poi durante la convalescenza tendono a negativizzarsi. I test di tipo sierologico misurano una cosa diversa. Identificano gli anticorpi e qui c'è un fattore biologico di mezzo: io mi infetto oggi, sviluppo sintomi fra 3-4 giorni ma comincio a produrre anticorpi fra 7-10 giorni».

«Il discorso di ampliare a tutti indistintamente l'analisi - conclude l'esperto - è un problema importante. Dobbiamo capire quante persone hanno incontrato il virus sul nostro territorio e in generale in Italia, e ovviamente anche nel resto del mondo. Dobbiamo identificare quanti hanno una manifestazione con pochi sintomi. Per esempio abbiamo visto che un sintomo tipico che è emerso è questo della perdita del gusto e dell'olfatto. Oggi sappiamo che il virus dà questo problema, prima non lo sapevamo perché è un patogeno nuovo". Una persona che sperimenta questa perdita "prima veniva considerata senza sintomi».

Sala: «Spostamenti calati di 6 punti in 7 giorni»

Diminuiscono gli spostamenti dei cittadini lombardi in base ai dati rilevati dai cambi di celle alle quali si agganciano gli smartphone quando sono in movimento.
«Secondo gli ultimi rilevamenti effettuati sulla giornata del 25 marzo - spiega il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala - i numeri mostrano una significativo calo». Le rilevazioni sono effettuate quotidianamente elaborando i dati forniti dalle compagnie telefoniche operative sul territorio lombardo.

Siamo al 36% degli spostamenti - sottolinea il vice presidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala - e il dato ci conforta perché ci fa capire che i lombardi continuano ad attenersi alle rigide, ma fondamentali, restrizioni che abbiamo dovuto adottare per contenere il diffondersi del contagio». «Colgo l'occasione per ringraziare di cuore i cittadini della nostra Regione - continua - che stanno facendo grandi sforzi per ridurre al minimo la loro vita sociale. Compiendo sacrifici per il bene di tutta la collettività».

spostamenti-a-25-marzo-2

Il vicepresidente Fabrizio Sala ha, poi, analizzato il trend di questa settimana. «Un trend positivo, si è passati dal 42% di una settimana fa al 36%, una riduzione di ben sei punti, frutto delle restrizioni imposte - osserva Fabrizio Sala - grazie alla nostra ordinanza firmata dal presidente Fontana». «Bisogna tenere duro - aggiunge - e non mollare per non disperdere tutti gli sforzi che tutti insieme stiamo compiendo per frenare il contagio».

Dopo lo scorso weekend in cui i numeri sono scesi sensibilmente, vista la chiusura di tutte le attività - tranne farmacie e alimentari - a inizio settimana si è registrato un 37% lunedì per poi calare di un punto percentuale nelle giornate di martedì e mercoledì. «Le chiusure di diverse aziende e uffici hanno contribuito a far abbassare il numero totale degli spostamenti - dice il vicepresidente Sala - e, certamente, è sotto gli occhi di tutti la scrupolosa attenzione di tutti per evitare di uscire di casa per futili motivi».

«È una guerra che stiamo combattendo insieme - prosegue - e a tutti è richiesto grande senso di responsabilità. Stiamo facendo il possibile». «Con le nostre misure - conclude Fabrizio Sala - il flusso dei movimenti delle persone è sceso drasticamente».

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