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Coronavirus, Brivio: «Occorre immaginare nuove strategie e politiche per i bambini»

La riflessione del sindaco sul momento di emergenza nell'ottica dei più piccoli. «La sfida è evitare che questo periodo provochi ancora più differenze di partenza e quindi di opportunità tra i nostri ragazzi»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Nella mia newsletter di questa settimana mi sono soffermato sulla condizione degli anziani ai tempi del coronavirus, oggi e in prospettiva. Non voglio procedere in questi momenti per fasce sociali perché mai come in questi tempi è doveroso occuparsi della comunità intera, della quale ciascuno spicchio di cittadinanza merita un approccio specifico e particolare.

Proprio nei giorni del fine settimana, quando di solito ci si attrezza con i bambini (a casa da scuola) per il tempo libero, le ore per tanti sono ancora più pesanti da vivere e da sopportare. Ormai non c'è giornale o portale che non riporti suggerimenti didattici, educativi e psicologici per alleviare la cappa che da mattina a sera grava sui piccoli e li costringe a una prova delicata e imprevista. Ancor più difficili quando gli spazi fisici sono ridotti e le famiglie, per più motivi, sotto pressione (penso anche a quelle dei nostri operatori sanitari e di tutti coloro in prima linea in queste settimane). Ci dobbiamo mettere nella condizione di immaginare strategie e politiche per i bambini che non si esauriscano con le eventuali riaperture delle scuole, ma che dovranno proseguire nei mesi, entrare nelle case e nelle famiglie con la scuola e con tutti i supporti necessari per favorire il loro ritorno alla cosiddetta normalità.

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Il Comune si sta attrezzando anche con proposte operative per colmare il vuoto e incoraggiare quelle iniziative che sappiano cogliere e conciliare gli aspetti didattici con quelli formativi, tenendo ben presente le diverse condizioni sociali, le differenti situazioni scolastiche, l'attenzione ai disabili, a chi fa più fatica e, non ultimo, il grado di preparazione. La sfida in definitiva è quello di evitare che questo periodo provochi ancora più "differenze di partenza" e quindi di opportunità tra i nostri ragazzi: l'investimento prioritario nel post emergenza sarà quindi anche questo, provare insieme a fare in modo che istituzioni, associazioni e famiglie, nella fase della ricostruzione e della rinascita, sappiano mettere al centro la figura del bambino.

Virginio Brivio, sindaco di Lecco

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