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I controlli / Piazza Mario Cermenati

Arriva Capodanno: in campo i controlli in tutta Italia, ecco cosa si rischia

La circolare arrivata a Prefetture e Questure ricorda che “sono vietate le feste, comunque denominate, gli eventi a queste assimilati e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti”

Quello del 1 gennaio 2022 non sarà un Capodanno come un altro perchè, neanche per questo giorno d'inizio anno, si potrà festeggiare come si era abituati a fare prima della pandemia. I numeri della variante Omicron viaggiano come mai prima d'ora e così arriva la stretta da parte del Ministero dell’Interno che, con un circolare a Prefetture e Questure, impone severi controlli. Per una notte, quella fra il 31 dicembre di San Silvestro e il 1 gennaio di Maria Santissima Madre di Dio, l'Italia sarà blindata.

I Comuni si sono adeguati e si stanno attrezzando. A Lecco, il sindaco Mauro Gattinoni ha vietato anche i fuochi d’artificio di ogni genere e la vendita di alcolici d'asporto nell'area del centro durante la notte di Capodanno.

Niente feste in piazza, niente concerti, niente gruppi di persone assembrate neppure all’aperto, neppure nelle zone più classiche della movida cittadina, a partire da Milano e Roma. Nessuno sconto verrà fatto dalle forze dell’ordine, che saranno in massa nelle strade, nelle vie, nelle piazze per controllare che nessuno violi le regole sul distanziamento sociale e sull’obbligo di mascherine anche all’aperto. Non ci saranno salvacondotti per presunte "feste private". L’indicazione è quella di presidiare in particolare le vie della movida, con controlli mirati anche nelle giornate prefestive. A Milano sono state predisposte misure rafforzate. A Roma particolare attenzione ai luoghi della città più abitualmente frequentati.

"È fondamentale - si legge nella nota - l'osservanza delle norme anti-covid ed è forte l'invito a festeggiamenti improntati al rispetto delle regole". Dunque non basterà evitare la discoteca per poi festeggiare allo stesso modo cambiando solo location. La circolare ministeriale ricorda che "sono vietate le feste, comunque denominate, gli eventi a queste assimilati e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti". Sempre la nota ricorda che "le tradizionali feste organizzate negli spazi pubblici all'aperto nella serata del 31 dicembre, già oggetto in alcuni contesti urbani di specifiche ordinanze sindacali di divieto, risultano ora generalmente vietate laddove implichino il rischio di assembramenti".

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