Vaccinarsi contro il Covid sta diventando un'impresa: due ore (e passa) di attesa al PalaTaurus
Non bastano le otto linee aperte tra "Manzoni" e "Mandic": le quindici di viale Brodolini faticano a smaltire l'alto numero di accessi
Richiami dopo il monodose Johnson&Johnson, terze dosi, per qualcuno ancora il ciclo primario (prima e seconda dose). La sommatoria di questi eventi, unita alla chiusura dei centri di prossimità di Barzio e della Technoprobe di Cernusco Lombardone, sta creando gravi disagi al PalaTaurus di Lecco, unico centro vaccinale massivo della provincia. E non bastano le otto linee aperte tra gli ospedali "Manzoni" (sei) e "Mandic" di Merate: la coda, in viale Brodolini, si allunga per centinaia di metri e viene percorsa in circa due ore di tempo.
Covid: da venerdì nuove linee vaccinali all'ospedale Manzoni
Il problema degli anziani
Sabato mattina il problema si è riproposto: a subirne le conseguenze sono soprattutto le persone anziane, obbligate ad aspettare al freddo. Per porre rimedio al problema, infatti, in un secondo momento è stata data precedenza proprio alle persone più avanti con l'età, mentre tante persone hanno scelto di lasciare la fila e fare ritorno a casa; a qualcuno è stata data la possibilità di tornare un altro giorno con la stessa prenotazione.
Da venerdì 3 dicembre sono attive per l’Asst di Lecco:
- n. 15 linee vaccinali presso il Centro Vaccinale Massivo Palataurus di Lecco;
- n. 6 linee vaccinali presso l’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco;
- n. 2 linee vaccinali presso il Distretto Merate – Ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate.