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Il piano d'emergenza / Germanedo / Via Eremo, 9

Covid-19, nasce il piano di emergenza per i vaccini: si punta su ospedale, Valsassina e Merate

La Regione ha individuato i tre centri lecchesi, già utilizzati a questo scopo, nel caso in cui servisse aumentare la potenza di fuoco

Cambia la struttura del piano vaccinale lombardo. La Giunta della Regione ha approvato, nella giornata di lunedì 25, il "Piano operativo regionale di emergenza vaccinazioni Covid-19", come fatto sapere dalla Direzione Generale Welfare al termine della seduta. Secondo quanto riferito da Palazzo Lombardia, il Gruppo di Coordinamento vaccinazioni anti Covid-19 - con Gudio Bertolaso, consulente del presidente, che prosegue la sua attività nel ruolo di coordinatore della campagna vaccinale per la Lombardia - ha ritenuto opportuno “elaborare, in collaborazione con le Ats, un "Piano Operativo di Emergenza" contenente la programmazione dell’offerta vaccinale da attuare in caso di recrudescenza pandemica”.

Covid-19: in ospedale ci sono 56 persone. Vicini alle 400 vaccinazioni al giorno

L’obiettivo del piano è definire “un’organizzazione regionale tempestiva, in caso di ripresa della campagna vaccinale massiva, che sappia garantire, dopo la fase attuale (Scenario 1), una sufficiente capacità vaccinale in relazione a due diversi scenari”.

  • Scenario 1: situazione attuale;
  • Scenario 2: le Ats, in collaborazione con le Asst, su input della Direzione Generale Welfare, si organizzano – entro 7 giorni – per garantire fino a 35mila vaccinazioni al giorno sul territorio regionale;
  • Scenario 3: le Ats in collaborazione con le Asst attivano – entro 15 giorni dall’input della Direzione Generale Welfare qualora il passaggio avvenga dallo scenario attuale / 7 giorni se l’attivazione avviene dallo Scenario 2 – su input della Direzione Generale Welfare, un numero di centri vaccinali idonei a sostenere un’attività di somministrazione di massa che permetta di raggiungere le 60mila vaccinazioni al giorno.

Piano emergenza vaccini Covid-19 - Lecco 2022-2

La capacità vaccinale, pari a 35mila e 60mila, rappresenta il livello massimo di somministrazioni erogabili in relazione ai tempi di attivazione (7 giorni e 15 giorni) e di reclutamento del personale da parte dei centri vaccinali, così come emerso durante le precedenti fasi della Campagna vaccinale massiva.

  • Lo scenario 2 prevede l’attivazione di 70 Centri Vaccinali (di cui 21 massivi), 10 Centri Vaccinali gestiti da MMG e 453 Farmacie.
  • Lo scenario 3 prevede l’attivazione di 86 Centri Vaccinali (di cui 37 massivi), 10 Centri Vaccinali gestiti da MMG e 453 Farmacie.

“Entrambi gli scenari anticipano il modello organizzativo misto per la somministrazione dei vaccini, richiesto recentemente dall’Unità per il completamento della campagna vaccinale, prevedendo, inoltre, una distruzione dei centri di somministrazione che tiene conto delle caratteristiche orografiche, demografiche e di viabilità dei singoli territori. Prosegue, intanto, in tutta la Regione il lavoro di sensibilizzazione nei confronti delle farmacie al fine di garantire la massima capillarità in ciascun territorio”.

Il coordinamento regionale

Il presidente e la vicepresidente della Regione hanno evidenziato che, “così come già fatto nel corso della fase emergenziale di picco della campagna vaccinale, saranno attuate azioni di sistema in grado di garantire omogeneità di intervento sui singoli territori delle Ats, pur nel rispetto delle peculiarità dei diversi territori. A tal fine tutta l’attività sarà coordinata, a livello regionale, dal Gruppo di coordinamento che garantirà anche l’omogeneità di intervento su tutti i territori delle Agenzie”.

In particolare, “il Gruppo di coordinamento guidato dalla Direzione Generale Welfare assicurerà:

  • il monitoraggio costante della realizzazione delle attività a livello locale;
  • il rispetto delle tempistiche di attivazione delle azioni in relazione alla modifica di scenario;
  • che tutte le Ats e Asst mettano a disposizione le figure professionali (medici, infermieri, personale amministrativo) in grado di garantire il numero di somministrazioni previste nei differenti scenari;
  • l’eventuale attivazione di Areu, qualora necessaria, come supporto alla campagna vaccinale”.

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