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Capodanno in zona gialla? Arrivano i dati decisivi per non salutare la zona bianca

In regione sono attesi i dati sanitari che diranno quali saranno le restrizioni. Cosa cambia? La guida

Saranno ore decisive per capire in quale zona si passerà capodanno. Regione Lombardia attende i dati di oggi, giovedì 23 dicembre, per conoscere il proprio destino. Dopo oltre sei mesi di zona bianca, infatti, la regione rischia seriamente di tornare in zona gialla e di ricominciare a fare i conti con le restrizioni anti covid. 

L'epidemia ha ripreso a correre, spinta anche dalla nuova variante Omicron, e da tempo Milano e gli altri capoluoghi fanno segnare parametri che fanno suonare qualche campanello d'allarme. Per il declassamento dal bianco al giallo, come stabilito dal decreto del governo Draghi, "servono" un'incidenza superiore ai 150 casi di coronavirus per 100mila abitanti e un'occupazione superiore al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari. 

L'incidenza, in Lombardia e nel resto d'Italia, da tempo è ormai oltre il limite massimo e nei giorni scorsi, come comunicato dal governatore Attilio Fontana, "per i ricoveri in terapia intensiva abbiamo da poco superato la misura fatidica del 10%". I ricoveri nei reparti ordinari, anche grazie all'aumento dei posti letto, sono invece vicinissimi alla soglia d'allerta, ma ancora inferiori, e martedì lo stesso presidente della regione ha ammesso che "dovremo aspettare i dati di giovedì per capire se passeremo in zona gialla o resteremo in zona bianca". 

Per il weekend di Natale la Lombardia sarà in ogni caso bianca, ma il rischio grande è che da lunedì 27 il colore possa essere diverso. Il monitoraggio decisivo sarà quello di domani, venerdì 24 dicembre, quando l'istituto superiore di sanità fornirà i dati al ministero della salute, che deciderà poi le fasce di rischio delle regioni e che potrebbe "regalare" alla Lombardia un capodanno in giallo. 

I dati dell'ultimo bollettino, di mercoledì 22 dicembre, hanno fatto segnare numeri ancora in peggioramento: i casi sono stati 10.569, con una percentuale di positività del 5,7%, i ricoveri in terapia intensive sono 164 - più 3 in 24 ore - e nei reparti ordinari ci sono 1.352 posti letto occupati, con un aumento di 45 in un giorno. 

Cosa cambierebbe in zona gialla rispetto alla zona bianca 

La zona gialla scatta quando l'incidenza è superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, l'occupazione delle terapie intensive oltrepassa il 10% e quella delle aree mediche il 15%. Tuttavia a livello concreto per i cittadini cambierebbe poco: dal 6 dicembre, infatti, il decreto super green pass equipara di fatto zona bianca e zona gialla. Quindi il cambio di colore per i prossimi 40 giorni sarebbe meno impattante che in passato sulla vita dei cittadini. 

Il cambiamento maggiore riguarderebbe le mascherine, che in zona gialla sarebbero da indossare anche all'aperto. Bar, ristoranti e locali, invece, rimarrebbero aperti (e accessibili con il super green pass). Stessa cosa per teatri, cinema, fiere e altri eventi: non vi saranno chiusure e le regole per accedere rimarranno quelle in vigore in zona bianca.

In zona gialla il coprifuoco non c'è più, gli spostamenti sono liberi e non c'è più il limite dei quattro persone al tavolo dato che al ristorante può entrare solo chi è vaccinato o guarito. Obbligo di mascherine sia all'aperto che al chiuso è la vera differenza. 

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