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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

La "striscia bianca" prosegue: la Lombardia non cambia colore della zona

La conferma è stata data dal presidente Attilio Fontana

Nessuna sorpresa sul fronte Covid-19:

“Anche la settimana prossima la Lombardia sarà in zona bianca”.

Ad annunciare la permanenza nella fascia a basso rischio in seguito al monitoraggo settimana dell?istituto Superiore di Sanità è stato il governatore Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione 'Orario Continuato' su Telelombardia.

Anche per questa settimana, infatti, i dati lombardi sono "assolutamente buoni". "Grazie alla vaccinazione stiamo tornando ad 'essere normali' - ha aggiunto - a recuperare il tempo perso e a fare tutte ciò che facevamo prima della pandemia anche se bisogna convincere ancora più persone a vaccinarsi. Oggi registriamo un'adesione pari all'87 degli aventi diritto. Nel residuo 13% ci sono coloro che non possono essere vaccinati per patologie e chi per scelta non lo ha fatto fino ad oggi".

Da qui l'invito ad avere ancora un po' di cautela e a mantenere gli atteggiamenti virtuosi che stanno consentendo alla Lombardia di rimanere in zona bianca prima di poter dire di essere di nuovo completamente "liberi".

Zona gialla: le regioni dal 13 settembre 2021

Bisogna attendere l'ufficialità, ma è già da martedì che la situazione appare chiara. Sono infatti i dati del martedì per quel che riguarda i ricoveri eil fato dell'incidenza del giovedì quelli che poi vengono elaborati e utilizzati per il monitoraggio dell'Iss ogni venerdì. E' così che in tutti questi mesi si è proceduto. Visto che il dato dell'incidenza non è l'unico a essere decisivo e in Sicilia è ampiamente oltre la soglia che porta in giallo, da martedì sappiamo cosa succederà.

A meno di sorprese improbabili in giallo resterà solo la Sicilia. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità del venerdì, che poi decide in cabina di regia quali Regioni cambiano colore dal lunedì successivo, guarda i dati del martedì precedente e, a meno di un livello di incidenza al limite tra due colori (non è il caso di questa settimana), non servono poteri divinatori per sapere cosa accade dopo il monitoraggio Iss. Nel grafico seguente, si evidenzia come a parte le tre regioni citate, tutte le altre regioni italiane abbiano ancora dati da zona bianca e a meno di sorprese li avranno anche per tutto il mese di settembre.

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Grafico del ricercatore Vittorio Nicoletta da Twitter

Altro elemento importante: la Sicilia non rischia la zona arancione, a differenza di quanto si poteva ipotizzare la scorsa settimana. L'incidenza dei casi su 100mila è a 148.7, sotto la soglia di 150 che potrebbe portare verso l'arancione se accompagnata da una pressione in crescita sugli ospedali. Invece la Sicilia non oltrepassa nessuna soglia della zona arancione, nonostante superi e di molto tutte e tre le soglie della zona gialla. La zona arancione, con maggiori restrizioni, non sembra una prospettiva per nessuna regione, almeno nelle prossime 2 settimane.

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Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Agenas, la percentuale di posti Covid in terapia intensiva cresce nelle Marche (11%), mentre cala in Basilicata (torna al 3%), Lazio (al 6%), Bolzano (al 7%), Piemonte (al 3%), Calabria (al 7%) e Sardegna, dove torna al 12%. E' quanto emerge dal confronto dei dati degli ultimi due giorni. L'occupazione dei posti nei reparti di area non critica cresce in Basilicata (arriva al 14%) e Campania (al 10%).

Ecco gli ultimi dati Agenas, la prima percentuale è sulle terapie intensive e la seconda sui ricoveri in area medica:

Abruzzo 3% – 6%
Basilicata 3% – 14%
Calabria 7% – 18%
Campania 4% – 10%
Emilia-Romagna 5% – 5%
Friuli-Venezia Giulia 7% – 4%
Lazio 6% – 7%
Liguria 4% – 5%
Lombardia 4% – 6%
Marche 11% – 6%
Molise 0% – 7%
Bolzano 7% – 4%
Trento 0% – 4%
Piemonte 3% – 3%
Puglia 5% – 7%
Sardegna 12% – 14%
Sicilia 13% – 22%
Toscana 10% – 8%
Umbria 7% – 7%
Valle d’Aosta 0% – 1%
Veneto 5% – 4%

Zona gialla e zona bianca: cosa cambia

Nelle regioni in zona gialla non ci sono grossi cambiamenti rispetto alla zona bianca. Cosa si può fare? Cosa è vietato? In zona gialla, e quindi attualmente solo in Sicilia, è in vigore l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto. Non c'è coprifuoco, abolito a giugno (e difficilmente tornerà). Capitolo spostamenti: si può entrare e uscire dalla regione in zona gialla ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo.

Rispetto alla zona bianca, non cambiano le funzioni del green pass: il certificato verde - per vaccinati, guariti o soggetti negativi a tamponi - permette l'accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove vige il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi.

All'aperto, il servizio può essere offerto a tutti. Il green pass è indispensabile per l'accesso ad una serie di attività e servizi, e anche per lavorare in determinati settori. Capitolo sport: come stabilisce l'ultimo decreto covid, negli impianti di una regione in zona gialla "la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso".

Le regioni italiane in zona rossa per l'Europa

Colori e zone differenti nella mappa aggiornata dell'Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie. La zona rossa covid in Italia si riduce; da 7 regioni si passa a 6 secondo la rilevazione basata sull'incidenza dei casi positivi a 14 giorni ogni 100mila abitanti, combinata con il tasso di positivi sui test effettuati. Nella mappa epidemiologica aggiornata sono in zona rossa Sardegna, Toscana, Marche, Basilicata, Calabria e Sicilia. Rispetto a 7 giorni fa esce il Lazio che torna in giallo. Anche il resto dell'Italia è giallo, tranne la Valle d'Aosta in verde.

In Europa, spiccano zone rosso scuro: restano di questo colore la zona sud della Francia, il nord dell'Irlanda e alcune isole della Grecia; mentre la Spagna continua ad essere quasi completamente rossa, un livello di rischio più basso rispetto alla tonalità più scura.

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