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Lecco e la Lombardia vanno verso la zona gialla? “Dati in peggioramento”

Come spiegato da Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, il provvedimento potrebbe scattare nel 2022

A Lecco e in Lombardia potrebbe scattare la zona gialla durante la prima settimana del 2022. Il condizionale è d'obbligo ma la situazione sul fronte covid è in peggioramento. "Abbiamo superato alcuni parametri della zona bianca, ma siamo in una situazione di non particolare gravità", ha detto il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo a "Zapping" Su Radio Uno Rai nel pomeriggio di martedì 28 dicembre.

La decisione verrà presa domani, giovedì 30 dicembre, "in questo momento, se non ci saranno miglioramenti nei prossimi giorni, è molto probabile che si passi in zona gialla", ha aggiunto Fontana ai microfoni di Sky Tg24.

"Il numero dei contagi sta sicuramente aumentando - ha puntualizzato il governatore - e in maniera abbastanza consistente, ma devo dire che per quanto riguarda i ricoveri ordinari in ospedale e quelli in terapia intensiva, non siamo ancora in una situazione di tensione". Attualmente negli ospedali ci sono 1.891 pazienti covid, 193 in terapia intensiva e 1.698 nei reparti ordinari.

La maggior parte delle persone ricoverate che stanno lottando contro il covid sono novax: "In Lombardia abbiamo il 10% di non vaccinati, ma i non vaccinati ricoverati in ospedale sono il 55%. Questo spiega, giustifica e chiarisce come la vaccinazione sia fondamentale". Sul tema vaccinazioni va sottolineato come la Regione stia somministrando un gran numero di terze dosi: il preparato - stando ai numeri diffusi da piazza Lombardia - è stato inoculato a oltre 3 milioni e 260mila persone (il 58% della popolazione vaccinatile) e ci sono circa 1 milione e 800mila persone prenotate per il booster.

Cosa cambierebbe in zona gialla rispetto alla zona bianca 

La zona gialla scatta quando l'incidenza è superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, l'occupazione delle terapie intensive oltrepassa il 10% e quella delle aree mediche il 15%. Tuttavia a livello concreto per i cittadini cambierebbe poco: dal 6 dicembre, infatti, il decreto super green pass equipara di fatto zona bianca e zona gialla. Quindi il cambio di colore per i prossimi 40 giorni sarebbe meno impattante che in passato sulla vita dei cittadini. 

Il cambiamento maggiore riguarderebbe le mascherine, che in zona gialla sarebbero da indossare anche all'aperto. Bar, ristoranti e locali, invece, rimarrebbero aperti (e accessibili con il super green pass). Stessa cosa per teatri, cinema, fiere e altri eventi: non vi saranno chiusure e le regole per accedere rimarranno quelle in vigore in zona bianca.

In zona gialla il coprifuoco non c'è più, gli spostamenti sono liberi e non c'è più il limite dei quattro persone al tavolo dato che al ristorante può entrare solo chi è vaccinato o guarito. Obbligo di mascherine sia all'aperto che al chiuso è la vera differenza. 

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