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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Lombardia, salta il dg del welfare: fuori Trivelli, dentro Pavesi

La scelta di Letizia Moratti: cambia il vertice tecnico dell'assessorato al welfare

Rivoluzione completata. Regione Lombardia è pronta a cambiare il direttore generale dell'assessorato al welfare: Marco Trivelli - arrivato soltanto 8 mesi fa al posto di Luigi Cajazzo - dovrebbe infatti lasciare il posto a Giovanni Pavesi, 59 anni ed ex dg dell'Ulss 5 Ovest vicentino. 

La scelta, ancora non confermata ufficialmente, sarebbe stata presa da Letizia Moratti, diventata poco più di un mese fa assessore al welfare - e vicepresidente di giunta - al posto di Giulio Gallera, silurato dopo una serie di gaffe ed errori che ne avevano minato l'immagine pubblica. 

In poco più di 30 giorni, quindi, è stata completamente cambiata la guida, tecnica e politica, dell'assessorato alla salute della Lombardia, per distacco la regione italiana più colpita dall'emergenza coronavirus. 

Pavesi, in arrivo dal Veneto, come prima sfida dovrà affrontare l'organizzazione della campagna vaccinale, entrata nella fase massiva proprio giovedì con l'avvio delle somministrazioni delle dosi agli over 80. Trivelli, che era a sua volta subentrato a "epidemia in corso", sembra essere destinato alla dirigenza dell'ospedale di Vimercate. 

Le reazioni politiche 

Il cambio al welfare, che appare ormai certo, non ha lasciato chiaramente indifferenti i partiti di opposizione in regione. «Meno male che in regione Lombardia "abbiamo fatto tutto bene"», ha commentato ironicamente il consigliere di Azione, Niccolò Carretta. «Ha lavorato in un clima politico certamente non sereno e sono sicuro abbia fatto il massimo mettendo anche la sua faccia in commissione sanità al posto dell’assessora Moratti che è sparita - ha proseguito Carretta, riconoscendo a Trivelli l'impegno -. Ma se dopo Gallera cambia ancora anche il Dg Welfare, almeno si riconosca davanti ai cittadini l’enorme quantità di errori fatti e mancanze oggettive di questi mesi, interrompendo finalmente questa narrazione del «va tutto bene». Auguro buon lavoro al nuovo incaricato, nella speranza che questo avvicendamento tolga ogni scusa e si inizi a lavorare velocemente e con serietà per la tutela della saluta dei lombardi».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Pietro Bussolati, consigliere in quota dem. «Siamo al terzo direttore in pochi mesi, nella regione che più di tutte è stata messa in ginocchio dal covid. E pensare che solo un paio di giorni fa la Moratti aveva chiesto a Trivelli di rispondere al posto suo a tutte le nostre domande ignorate in questi mesi. E oggi lo licenzia. Ennesimo segnale di una giunta regionale nel caos più totale da mesi, dove l’annuncite regna sovrana ma è grave l’assenza di fatti e di un percorso chiaro e concreto per portarci fuori da questo incubo», le parole dell'esponente del Pd.

«La sostituzione era nell’aria da quando la Moratti aveva indetto un bando per assumere esterni che seguissero la riorganizzazione della direzione dell’assessorato. Posto che resta il vizio di appaltare ad esterni obiettivi gestibili dalla struttura esistente, era davvero necessario farlo nel mezzo dell’inizio della campagna vaccinale più importante di sempre? Trovare capri espiatori e tecnici da assumere e mandare via all’occorrenza per coprire la confusione della giunta non basterà né a mandare avanti la campagna vaccinale né a distrarre i cittadini da ritardi e promesse mancate. E avanti un altro. Ma intanto - ha concluso Bussolati - i lombardi aspettano risposte che tardano ad arrivare».

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