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Firmato in Sala Ticozzi il Piano di Emergenza della Diga di Pagnona

Il documento è stato predisposto da Regione Lombardia conformemente a quanto previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014

Validato il Piano di Emergenza della Diga di Pagnona predisposto da Regione Lombardia, in raccordo con la Prefettura di Lecco e con la collaborazione dei Comuni territorialmente interessati.

Nella mattinata di giovedì 15 ottobre, presso la Sala Don Ticozzi di Lecco, si è svolto un incontro finalizzato a validare il Piano di Emergenza della Diga di Pagnona, conformemente a quanto previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014 recante ‘’Indirizzi operativi inerenti l’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe’’.

Alla riunione, presieduta dal Capo di Gabinetto Marcella Nicoletti, hanno preso parte, oltre i rappresentanti delle Forze dell’Ordine,  Andrea Zaccone e Antonella Belloni di Regione Lombardia, Marco Derrigo e Amanda Ballarè di UTR Lecco Regione Lombardia, Fabio Valsecchi della Provincia di Lecco, Davide Maroni della Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, i Sindaci dei Comuni di Dervio, Premana, Sueglio e Valvarrone, Giovanni Rocchi e Piero Luigi Bianchi di Enel Green Power SpA, Domenico Sergi,  Lorenzo Corti e  Giovanni De Carlo di RFI,  Aurelio Cola della Navigazione del Lago di Como.

firma piano emergenza diga pagnona sala ticozzi 15 ottobre 20202-2

La cennata Direttiva stabilisce, per ciascuna diga, le specifiche condizioni per l’attivazione del sistema di protezione civile nonché le comunicazioni e le procedure tecnico-amministrative da attuare nel caso di:

  • ‘’Rischio Diga’’, ovvero rischio idraulico indotto dalla diga, conseguente a eventuali problemi di sicurezza dello sbarramento, ovvero nel caso di eventi, temuti o in atto, coinvolgenti l’impianto di ritenuta o una sua parte e rilevante ai fini della sicurezza della diga e dei territori di valle.
  • ‘’Rischio idraulico a valle’’, ovvero rischio idraulico conseguente alla attivazione degli scarichi della diga stessa con portate per l’alveo di valle che possono comportare fenomeni di onda di piena e rischio esondazione.

Il Piano di Emergenza della Diga di Pagnona riporta gli scenari riguardanti le aree potenzialmente interessate dall’onda di piena, le strategie operative per fronteggiare una situazione di emergenza, il modello di intervento e le specifiche attivazioni organizzate in fasi operative connesse alle fasi di allerta.

La diga di Pagnona è stata inserita nel programma triennale di aggiornamento dei Documenti di Protezione Civile delle ‘’grandi dighe’’ a scala nazionale come una delle dighe di massima priorità (priorità 1) che ricadono nel territorio lombardo.

diga di pagnona-2

Per la redazione dei PED di competenza di Regione Lombardia, la Direzione Generale Territorio e Protezione civile ha costituito un Gruppo di Lavoro interdirezionale ed interfunzionale, in considerazione dei contenuti richiesti dalla predetta Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2014.

Nello specifico, gli Enti coinvolti nella stesura del presente PED sono stati, oltre a Regione Lombardia, che ha la competenza di redazione e di approvazione in giunta regionale, il Ministero Infrastrutture e Trasporti-Ufficio Tecnico Dighe di Milano, la Prefettura-UTG di Lecco, la Provincia di Lecco, la Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, i Comuni di Bellano, Casargo, Dervio, Lecco, Piantedo, Premana, Pagnona, Sueglio e Valvarrone, il gestore ENEL Greenpower S.p.A, la Prefettura-UTG di Sondrio, la Provincia di Sondrio, la Comunità Montana della Valtellina di Morbegno.

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