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De Capitani in diretta dalla D'Urso difende il Natale al Nord: «Il 25 dicembre niente vigili nel nostro comune»

Il sindaco di Pescate ribadisce a Canale 5 la propria posizione rispetto al Dpcm: «Hanno diviso l'Italia in due. Voglio vedere chi avrà il coraggio di multare»

«Sindaco ho capito bene? Nei giorno di Natale i vigili nel suo comune non lavoreranno?». «Sì è così, come gli altri dipendenti comunali potranno trascorrere questa festa in famiglia». «Ma, scusa, la tua vuole essere una provocazione per dire che a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno ognuno potrà muoversi come vuole, o sbaglio?» «Spostarsi come si vuole no, anche perchè ci saranno le altre forze dell'ordine a monitorare il territorio, ma da parte nostra non ci saranno controlli. La mia è una scelta che vuole sottolineare la contraddizione di un Dpcm che fa differenze tra nord e sud e vieta, tra eccessi e contraddizioni, di recarsi nel comune vicino per stare con i propri cari a Natale».

Questi alcuni dei passaggi più significativi del dialogo andato in onda nel tardo pomeriggio di ieri, luned' 7 dicembre, su Canale 5 tra Barbara D'Urso e il sindaco di Pescate Dante De Capitani. Un collegamento in diretta con la trasmissione "Pomeriggio Cinque", nella quale il primo cittadino pescatese ha ribadito la propria critica alle regole decise dal Governo per gli spostamenti natalizi, già illustrata nei giorni scorsi agli organi di informazione locali. Una presa di posizione sintetizzabile nella domanda: «Voglio proprio vedere chi avrà il coraggio di multare qui al nord una persona che esce dal proprio comune di residenza per passare il Natale nei paesi vicini con i genitori anziani, o con i figli e i nipoti».

De Capitani: «Il Dpcm di Natale divide l'Italia in due. Voglio proprio vedere chi avrà il coraggio di multare»

Un tema ribadito e ulteriormente approfondito da Barbara D'Urso, apparsa molto interessata alle argomentazioni di De Capitani, in passato già intervistato da altre emittenti nazionali tra cui la Rai. «La contraddizione dell'ultimo Dpcm è lampante: il 24 si può fare quello che che si vuole con il cenone di Natale e quant'altro, mentre il giorno 25 non si può fare più nulla - ha aggiunto il sindaco di Pescate - Non si può uscire da comuni anche piccoli. Così hanno diviso l'Italia in due: il cenone alla Vigilia al sud si può fare, mentre al nord non si potrà fare il pranzo di Natale secondo le nostre tradizioni. Il tema è questo Barbara: o le leggi si fanno uguali per tutti, o non si fanno. Non si possono fare differenze. Il non potersi muovere fino ai comuni vicini a Natale è un'ingiustizia. Noi vogliamo, nel rispetto delle regole di sicurezza generali, poter vivere i momenti conviviali delle feste come giustamente possono fare le persone che abitano al sud».

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