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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il lago è un tesoro: la cultura tra Lecco e Como vale 1,3 miliardi di euro. Gli eventi per l'estate 2021

Il nostro territorio riesce a produrre il 5,3% degli occupati attraverso il settore cultura

Quanto vale la cultura sul Lago di Como? Il sistema economico della cultura nel 2019 ha generato il 5,3% del valore aggiunto totale della provincia di Como (quasi 850 milioni €) e il 4,6% di quello di Lecco (quasi 450 milioni). Dunque, nell’area lariana all’economia culturale si deve la creazione di ben 1,3 miliardi €. Tra il 2011 e il 2019 il valore aggiunto generato dalla cultura è aumentato di quasi 113 milioni €; rispetto al 2018 la crescita è stata di 6 milioni €.

La cultura crea anche posti di lavoro: nel 2019 il 6,2% degli occupati totali comaschi e il 5,3% di quelli lecchesi afferivano a questo settore (che comprende architettura e design, comunicazione, comparto audio-visivo e musica, videogame e software, editoria e stampa, performing art e arti visive, economia legata al patrimonio storico-artistico). Nel contesto lariano, parliamo di 22.500 occupati, in crescita di 400 unità rispetto al 2011, e di 200 rispetto al 2018.

Per quota di valore aggiunto prodotto dall’economia della cultura, nel 2019 Como era in terza posizione in Lombardia, dietro a Milano e Monza Brianza (e 21esima in Italia); Lecco era in settima posizione (preceduta anche da Bergamo, Lodi e Mantova; 42esima in Italia). Gli stessi piazzamenti regionali si riscontrano anche per l’occupazione, dove Como è 16^ in Italia e Lecco è 39^.

Editoria, stampa, architettura, design

In particolare, Como occupa la prima posizione nazionale per quota di valore aggiunto prodotto nei settori della comunicazione e dell’editoria e stampa. Lecco è 11^ nella categoria architettura e design, e 25^ in quella dell’editoria e stampa (la classifica italiana è dominata da Milano, che fa registrare un primo posto, tre secondi, un terzo e un sesto posto; solo nel patrimonio artistico è fuori dalle prime 40). Per l’occupazione, Como registra due primi posti in Italia sempre nei settori comunicazione, editoria e stampa. Lecco è 8^ nell’architettura e design e 21^ nell’editoria e stampa.

Piazzamenti di tutto rispetto per le due province lariane nella classifica relativa alla quota di imprese appartenenti al “core” del sistema produttivo culturale e creativo rispetto al totale: a fine 2019 Lecco era sesta in Italia e Como era settima (entrambe con quote del 5,7%). Nelle prime 5 posizioni c’erano Milano, Trieste, Firenze, Roma e Bologna. In tutto, nell’area lariana operavano 4.300 imprese culturali sulle oltre 75.000 iscritte al Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco.

I dati del report “Io sono cultura” si fermano al 2019: nel marzo 2020 è iniziata la pandemia da Covid-19 e il settore culturale è stato tra i più colpiti. Tuttavia, anch’esso (come l’intera economia) ha subito impatti molto differenziati a seconda del sotto-settore: tutti i comparti più strettamente legati al turismo e a eventi in presenza hanno avuto contraccolpi molto significativi a causa dei lockdown e dello stop dei viaggi transnazionali; altri (ad esempio quello dei software e dei videogame, ma anche la fruizione di musica e di contenuti audiovisivi online) hanno registrato andamenti ben diversi. Per il settore culturale, la sfida è quella di riorganizzarsi con riferimento a modalità di accesso, logistica, marketing, filiera, economie di scala, per adattarsi ai forti mutamenti avvenuti (non transitori, almeno nel breve periodo). La cultura rimane un driver potentissimo, non solo di tipo economico, ma anche per l’arricchimento intellettuale, la creazione del genius loci, il senso di comunità e la valorizzazione delle specificità dei territori. L’area lariana ha molto da offrire in questo senso, anche dialogando e rapportandosi con quelle vicine (Milano, Svizzera, altre zone pedemontane) e la cultura può svolgere un ruolo centrale nel rilancio post-Covid.

Volontari della cultura

L’ente camerale è capo fila del "Pic - Un tesoro di territorio" che annovera una rete di oltre 80 organizzazioni pubbliche e private della provincia di Como. Ventisette di queste realizzeranno un articolato programma nel biennio 2021-22 grazie ad un finanziamento complessivo di oltre un milione di euro, mentre le rimanenti coopereranno per future progettazioni e beneficeranno delle azioni di sistema. Un progetto che assume, come ricordato da Giuseppe Rasella, componente della Giunta camerale, un’importanza strategica per il rilancio dell’economia turistica e culturale del territorio.

Nell’occasione sono state presentate le dieci volontarie selezionate nelle scorse settimane da ANCI Lombardia che insieme alle due coordinatrici selezionate dalla Provincia di Como, animeranno e sosteranno il programma di azione definito.

Per la prima volta una Camera di Commercio si è accreditata ad ANCI per un progetto in rete e sta svolgendo un ruolo di regia fondamentale per gli enti locali, ha ricordato Mauro Guerra, Presidente di ANCI Lombardia e Sindaco di Tremezzina (comune attuatore di due azioni del programma del PIC). Un segnale forte per i Comuni e per il territorio, ha evidenziato Federico Bassani, Vicepresidente della Provincia di Como e Sindaco di Lurago d’Erba, un impegno comune per trovare punti di costruzione con i grandi temi di progettazione sociale e infrastrutturale in corso ed essere pronti più che mai alla grande sfida di ripartenza.

I volontari del PIC, inseriti dalla rete ANCI del servizio civile universale, costituiscono una vera e propria novità, una sperimentazione che ha trasformato il concetto di volontario non più a servizio di un solo comune, ma di un progetto che vede in rete soggetti pubblici e privati. Ai volontari sarà inoltre proposto un percorso formativo per certificare professionalmente nuove competenze e arricchire il proprio curriculum.

L’intero staff del PIC sarà al lavoro da domani per sostenere l’articolato programma di azioni territoriali (cfr ALLEGATO) e quelle di rete.

Calendario unico degli eventi

L’esperienza del calendario unico è già stata sperimentata lo scorso anno e oggi vede in rete oltre 10 infopoint, Lariofiere con il sito di destinazione turistica www.lakecomo.is, i due comuni capoluogo (Como e Lecco), le due Province. Per l’estate e il periodo invernale sono stati programmate già due campagne di posizionamento dell’intero territorio lariano sulle riviste specializzate (oltre 400mila copie), un ampio ecosistema digitale che raggiungerà oltre 30milioni di contatti per raccontare il lago di Como come “Spettacoo Bellissimo”. Il racconto di un tesoro fatto di opere d’arte, itinerari paesaggistici, musei, dimore storiche e l’offerta di un ricchissimo cartellone di eventi nei luoghi della bellezza che ha già consentito di mappare da luglio a settembre oltre 150 appuntamenti.

L’esperienza del calendario unico è un modello di rete che sarà presto potenziato attraverso una piattaforma digitale che consenta di dialogare in tempo reale così da favorire tra tutti gli operatori lo scambio di dati sul patrimonio culturale e offrire ai diversi target di pubblico interessati calendari “personalizzati” sulla base delle proprie preferenze.

Pronto anche il lancio della stagione invernale con la scoperta del percorso illuminato dei borghi del lago (altro grande progetto di rete di 34 comuni rivieraschi realizzato dal Consorzio di Como turistica).

Eventi Lago di Como e Lecco - Estate 2021

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