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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Malfunzionamento di Facebook, anche i lecchesi cadono nel panico

Il continuo "down" dei social network scatena le preoccupazioni degli utenti. La dipendenza è incontrollabile: in Nuova Zelanda c'è addirittura chi ha chiamato la Polizia

«Anche a voi Facebook non va?» Alzi la mano chi, nella giornata di mercoledì 13 marzo, da metà pomeriggio sino a tarda sera, non ha scritto o letto un post simile. Il malfunzionamento patito dal social network di Mark Zuckerberg, così come da Instagram e da WhatsApp, ha gettato nel panico gli utenti di tutto il mondo, compresi naturalmente i lecchesi. Sono stati in particolar modo i gruppi a essere presi di mira con continue segnalazioni e domande tra il preoccupato e l'allarmato. C'è anche chi, per fortuna, ha scelto l'arma dell'ironia e dell'autoironia.

Potenza dei social network e della dipendenza che ormai sono in grado di generare negli utenti.
Non sorprende dunque, o fino a un certo punto, che in tutto il mondo ci sia stato anche chi ha pensato di allertare le forze dell'ordine. È accaduto in Nuova Zelanda.

L'allarme ha costretto i poliziotti a lanciare su Twitter un appello per chiedere alle persone di non chiamare il numero delle emergenze a causa del malfunzionamento dei social netowork. Il dipartimento di Polizia della regione neozelandese di Canterbury ha twittato: 

Lo sappiamo, nemmeno i nostri profili Facebook e Instagram hanno funzionato in queste ore. Purtroppo però non possiamo fare nulla perché, lo sapete, i social network hanno sede in America e noi siamo la Polizia. Quindi per favore non chiamateci più per questo motivo.

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