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Forno crematorio a Dervio, Cassinelli: «Entro fine dicembre la decisione. La struttura non inquina, dire il contrario è falso»

Il sindaco difende i passi fatti dall'Amministrazione: «Cremazioni ed estumulazioni saranno rese gratuite per i residenti. Il Comune avrà introiti per 200mila euro all'anno»

L'Amministrazione comunale di Dervio ha illustrato alla popolazione la proposta di progetto per la realizzazione di un tempio crematorio nel cimitero. Il sindaco Stefano Cassinelli, parlando del progetto attraverso una diretta Facebook, scelta per via del Covid-19, ha spiegato: «Come abbiamo detto l'Amministrazione avrà fino a fine dicembre per decidere se accettare la proposta che è stata presentata con un project financing da privati il 15 settembre e protocollata il 7 dicembre. Dopo questo atto ci saranno i passaggi che spettano alla Regione, e, poi al Consiglio comunale».

«La prima cosa che va messa in evidenza è la dimensione dell'edificio, che rientra completamente nella cinta muraria del cimitero - precisa Cassinelli -, quindi non ci sarà nessun esproprio e ci rammarica che si sia voluto creare malumore e rabbia tra i cittadini diffondendo voci false come questa e quella relativa alla cremazione degli animali, la creazione di una ciminiera e così via. L'edificio del tempio è di circa 250 metri quadrati, i colombari esistenti occupano circa 650 metri. Quindi il tempio è circa un terzo dei colombari».

Altri aspetti messi in luce con la popolazione riguardano alcune criticità manifestate a partire dalla possibilità del passaggio di carri funebri. L'Amministrazione ha precisato come nella convenzione sia stato stabilito che il trasporto delle salme avverrà con furgoni e non con carri funebri. Secondo i parametri regionali il tempio, per essere sostenibile, dovrebbe effettuare sette cremazioni al giorno. Affrontato anche il tema ambientale, è stato messo in evidenza che le norme stabilite da Regione, Ats e Ministero della Salute sono stringenti e severe, inoltre sono stati citati studi universitari che dimostrano che i tempi crematori non inquinano.

«200mila euro all'anno per il Comune»

«Francamente - ha spiegato il sindaco - si possono produrre ipotesi e studi più o meno attendibili, più o meno favorevoli alla cremazione ma un'istituzione come il Comune e la comunità dei cittadini devono avere per riferimento le istituzioni della Repubblica Italiana: se Ministero della Salute, Regione e Ats stabiliscono che i templi crematori possono essere realizzati in un contesto urbano e non vi è alcun rischio per la salute pubblica noi dobbiamo fidarci, altrimenti va messo in discussione tutto, dalla qualità delle acque al cibo che mangiamo. Crediamo nello Stato e nelle istituzioni sanitarie che ci danno indicazioni precise, altrimenti viene meno il concetto stesso di Repubblica».

Durante l'appuntamento si è discusso anche dei benefici per la comunità e, nello specifico, le cremazioni: queste saranno rese gratuite per i derviesi così come le estumulazioni, il tempio occuperà almeno tre persone e c'è l'impegno di assumere residenti di Dervio se disponibili le professionalità; in seguito sarà inserita una clausola per cui i residenti avranno accesso immediato alla cremazione. «Dal punto di vista economico - ha concluso il sindaco - la bozza di convenzione prevede un introito stimabile in oltre 200mila euro all'anno per il Comune secondo i parametri minimi della Regione. Sarà poi la prossima Amministrazione a stabilire come utilizzare i soldi per il paese: si potranno usare per ridurre il contributo delle famiglie per la mensa, per evitare aumenti Imu o per realizzare nuove opere pubbliche o altro».

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