Questa settimana ci soffermiamo sul progetto infermiere di famiglia: abbiamo saputo nel dicembre 2020 di questo importante progetto messo in campo da Regione Lombardia per tutte le Asst lombarde, con finanziamenti da parte del governo.

Ci spiace costatare che nella nostra Asst Lecco il progetto prevedeva ben 54 infermieri, che tuttora non trovano nessuna realizzazione. Sono stati fatti concorsi interni ed esterni per selezionare i professionisti, ma del servizio nulla, manco l’ombra: è stato anche nominato un responsabile specifico con ruolo dirigenziale Dps; dopo ben sei mesi chissà di cosa si sta occupando...

Ci sembra opportuno evidenziare questa nuova mancanza dei nostri servizi sanitari.
Ovviamente, supponiamo che questo personale sia stato utilizzato per sopperire alla cronica mancanza d’infermieri nei vari servizi dell’Asst Lecco a discapito di questo progetto/servizio.

Ci domandiamo cosa debba ancora accadere nei nostri servizi presidi per auspicare un sussulto delle istituzioni e delle forze politiche.
Ancora una volta si sottraggono servizi territoriali e risorse al territorio, oltre che alle attività domiciliari per i cittadini.

Siamo veramente sconcertati dalla gestione della nostra Asst: non vediamo una luce in fondo al tunnel, anzi assistiamo alla continua desertificazione della sanità territoriale e alle chiusure di reparti ospedalieri.

Per dovere di cronaca comunichiamo che il presidente Fontana ovviamente non si è presentato al presidio Ospedaliero di Bellano lo scorso sabato: non avevamo dubbi, la passarella dell’Orrido di Bellano è sicuramente più attraente e meravigliosamente affascinante.

Rsu Asst Lecco