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«Proroga dello stato d'emergenza? Colpo di grazia per il turismo lombardo»

L'assessore regionale Lara Magoni molto critica rispetto alla scelta del Governo sul fronte della lotta al covid: «Dagli albergatori alle agenzie viaggio, così si mettono a rischio migliaia di lavoratori del settore»

«Proroga dello stato di emergenza? Rischia di essere un colpo di grazia per una regione virtuosa come la Lombardia.  Più che stato di emergenza, il Presidente Conte farebbe bene a dichiarare il proprio stato di totale inconsistenza». Con queste parole Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, interviene in merito alla proroga dello stato di emergenza causa covid e alla crisi che sta investendo il settore del turismo. La proroga, ventilata poche ore fa all'interno dell'Esecutivo, è pressochè certa anche se al momento non ci sono ancora provvedimeni ufficiali.

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«Dopo mesi di difficoltà rischiamo la chiusura totale di diverse strutture ricettive perdendo così migliaia di posti di lavoro legati anche ad agenzie di viaggio, guide turistiche e tour operator - incalza Lara Magoni - E proprio mentre si intravedeva un piccolo spiraglio di luce, ecco la decisione del Governo di prorogare lo stato di emergenza sino al prossimo 31 gennaio. Una scelta che categorie e opposizioni hanno scoperto dai giornali, e che temo impatterà in particolar modo sui viaggiatori business e corporate, gravando in maniera sempre più pesante sui nostri tre aeroporti lombardi, ovvero Malpensa, Linate e Orio al Serio, che ogni anno gestiscono un flusso di oltre 50 milioni di passeggeri».

L'assessore regionale Lara Magoni in visita ai tesori della Valle San Martino

L'assessore regionale al Tursimo rincara quindi la dose: «L’esempio lampante dei potenziali effetti di questa proroga temo sarà Milano: una metropoli già indebolita dallo smart working e che ha bisogno di ripartire, che da sempre vive di turismo d’affari, con fiere internazionali e importantissimi eventi business e dei settori moda e design. E lo stesso vale per tutta la Lombardia, la cui vocazione globale risentirà fortemente dello stato di emergenza: tutto questo è messo in pericolo dalla scelta del Governo sull’emergenza. Dopo un'estate sotto tono andremo ad affrontare una stagione invernale con molte incognite».

«Da parte del Governo mancanza totale di visione del futuro»

«Le modalità di questo Governo lasciano perciò sempre più sbigottiti perché si intuisce mancanza totale di visione del futuro. Il problema reale è che da uno stato di emergenza il governo sta fornendo un esempio pratico dello stato di inconsistenza dell’intero esecutivo: urgono interventi drastici dell’Esecutivo a favore del settore, non misure inutili come il bonus vacanze, ma strategie strutturate e ragionate insieme alle associazioni di categoria» - conclude Lara Magoni.

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