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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Covid-19, Lario Reti Holding: «L'acqua del rubinetto è sicura»

Le casette distributrici sono chiuse «ma troppa gente ancora si lamenta». Dal ministero ecco le garanzie sulla possibilità di utilizzare l'acqua di casa in tutta sicurezza

Le casette dell'acqua sono chiuse dallo scorso 20 marzo per l'emergenza Covid-19 e le disposizioni governative che vietano assembramenti in luoghi pubblici. Non tutti, però, sembrano averlo capito, come ricordano da Lario Reti Holding: «Riceviamo ancora lamentele dei cittadini che non sono ancora a conoscenza della cosa e si recano sul posto per trovare poi il distributore non funzionante».

Emergenza Coronavirus, chiudono al pubblico gli sportelli di Lario Reti Holding

Per questo motivo l'azienda tende a ribadire un concetto importante: l'acqua del rubinetto di casa è sicura e non c'è possibilità di trasmettere il virus Covid-19, come sostengono da Lario Reti Holding sulla scorta del parere dell'Istituto Superiore di Sanità e del Minister odella Salute: «Ricordiamo a tutti i cittadini della Provincia di Lecco che l'acqua di rubinetto è buona, sicura, controllata e disponibile direttamente a casa propria».

Acqua pubblica e Covid: cosa c'è da sapere

  • Le acque di rubinetto sono sicure rispetto ai rischi di trasmissione del Covid-19 e non sussistono motivi di carattere sanitario che debbano indurre i consumatori a ricorrere ad acque imbottigliate o bevande diverse;
  • Le correnti pratiche di depurazione sono efficaci nell'abbattimento del virus, dati i tempi di ritenzione e i fenomeni di diluizione che caratterizzano i trattamenti, uniti a condizioni ambientali che pregiudicano la vitalità dei virus (luce solare, livelli di pH elevati, attività biologica); la fase finale di disinfezione con cloro consente inoltre di ottimizzare le condizioni di rimozione integrale dei virus prima che le acque depurate siano rilasciate in ambiente;
  • Non risultano evidenze di trasmissione della malattia da Sars-CoV-2 a livello di sistemi fognari e trattamento delle acque reflue e non si hanno evidenze di infezione, né per il nuovo Coronavirus né per altri Coronavirus, nel personale esposto professionalmente a reflui, adottando gli ordinari dispositivi di protezione individuale e le correnti norme di sicurezza sui luoghi di lavoro.
  • L'analisi di rischio di esposizione a Sars-CoV-2 attraverso l'acqua e i servizi igienici indica che sussistono allo stato elevati livelli di protezione della salute e, più in generale, l'approccio dei Psa adottato a livello nazionale contribuisce a potenziare la prevenzione sanitaria collettiva nei sistemi idrici rispetto a molteplici fattori di rischio, quali agenti patogeni diversi, fattori di antibiotico-resistenza, sostanze chimiche emergenti.

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