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Lo spot di Giacomo: il cammino intorno al Lario per valorizzare i quattro grandi Sentieri

Cominotti completa il periplo del lago in tre giorni e due ore transitando per il rinnovato sentiero del Viandante, Via dei monti lariani, Strada Regia e sentiero del Tivano: 260 chilometri «da sviluppare in ottica turistica»

Il giro del Lario a piedi: un cammino straordinario di 260 chilometri, con un dislivello positivo di 15mila metri, da sviluppare in ottica turistica. Giacomo Cominotti ha percorso la "Larioaround" dal 6 al 9 maggio, portando la sua personale esperienza come spot per la valorizzazione della sentieristica del territorio, ora che, con l'inaugurazione del tratto del Viandante fra Lecco e Abbadia, il periplo del Lario è interamente percorribile attraverso storici e suggestivi sentieri: il sentiero del Viandante, la Via dei monti lariani, la Strada Regia, il sentiero del Tivano.

Cinquantunenne nato a Lecco e residente ad Annone Brianza, di professione insegnante, Cominotti non è nuovo a queste imprese: nel 2015 mise insieme il primo giro del Lario (su un percorso leggermente diverso, disegnato dai Falchi Lecco e denominato "Giro montano del Lario") e da allora non ha mai smesso di frequentarlo, arrivando persino a individuare punti della sentieristica non ancora segnalati.

«Spinto dall'inaugurazione del Viandante»

«L'ho fatto principalmente per divertimento e per rimettermi in gioco - racconta Giacomo - A differenza dell'avventura del 2015, i tempi sono cambiati e le opportunità anche: la molla è scattata tre anni fa quando ho visto che Maresi aveva concluso la realizzazione del tratto Lecco-Abbadia del Viandante. Sei anni fa ero stato costretto a passare dai Resinelli e poi scendere. Adesso c'è la possibilità di andare "dritti". Seppure bello e molto percorso, il tratto Como-Bellagio fatto sulla dorsale del Triangolo lariano non regge il confronto con la Strada Regia, a una quota di circa 400 metri dalla quale hai sempre una vista lago eccezionale. Ho affrontato, intatta, la Via dei Monti lariani per 125 chilometri, l'intero Viandante e il Sentiero del Tivano passando per Valbrona».

Giacomo, che racconta di «scenari favolosi, con una ricca fauna e cinghiali ormai ovunque», ha impiegato 74 ore lorde, con una pausa più lunga il sabato sera a Cernobbio per via di una contrattura muscolare «dalla quale mi sono ripreso dopo un bagno caldo e qualche ora di riposo, e che mi ha ispirato a concludere l'ultimo tratto».

«Chiunque può farlo in dieci giorni»

Cominotti, da appassionato escursionista (corre anche gare di ultratrail), ha sperimentato materiale tecnico ma soprattutto ha deciso di «mettere insieme i quattro grandi Sentieri del territorio in una logica escursionistica e turistica. Chiunque, con un discreto allenamento, può completarlo in dieci giorni, con una media di 26 chilometri al giorno. Le soluzioni logistiche, tra strutture ricettive e i ristori, non mancano su entrambi i rami del lago. Volendo c'è anche l'aspetto spirituale. Va di moda, diciamolo: è un bel "cammino". Ho sentito parlare Linus durante l'inaugurazione del tratto Lecco-Abbadia e credo che il singolo possa portare un'idea personale di turismo; poi vanno unite realtà territoriali diverse per fare rete ma non c'è nulla in più da fare, è tutto predisposto. Ufficialmente il percorso è fruibile da oggi, dopo l'inaugurazione della scala. Valorizzarlo significa farlo conoscere in un certo modo. Una volta che si visualizza tale possibilità, il passaparola "buono" dei social fa il resto. È necessario un sito con i link giusti e le tracce Gps e un minimo di formazione culturale. Dopo la mia avventura, in tanti mi stanno contattando per chiedere informazioni. Questo è turismo». Senza dubbio la vera sfida del prossimo futuro nel nostro territorio.

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