Un giardino sensoriale che unisce più generazioni
Inaugurato a Lomagna il "Giardino sensoriale e intergenerazionale" del Centro polifunzionale Corte Busca. Ecco in cosa consiste e gli obiettivi
Aria di festa al Parco Verde di Lomagna dove ieri pomeriggio si è tenuta l'inaugurazione ufficiale del Giardino sensoriale e intergenerazionale del Centro polifunzionale Corte Busca. Il progetto costituisce un'unicita? nel suo genere per il territorio della Brianza lecchese e ha come obiettivo principale, spiegano gli ideatori: "Non solo quello di dare nuova luce a un'area naturale adibita a uso pubblico, ma allo stesso tempo di ricreare quel senso di socialita? andato perduto nell'ultimo periodo e di consolidare la relazione tra generazioni diverse".
Questo luogo sensoriale non è infatti dedicato solo agli anziani accolti presso il Centro Diurno e negli Appartamenti di Corte Busca, ma viene messo a disposizione anche ai bambini della scuola ed alla cittadinanza di tutta Lomagna.
Agora?, Giochi e Suoni, Colori e Profumi
La coppia di aggettivi associati alla parola giardino, "sensoriale e intergenerazionale", enfatizza quindi i due scopi principali dell'iniziativa: "Stimolare i sensi come pratica di medicina terapeutica e opportunita? di apprendimento, e colmare il divario intergenerazionale tramite il contatto bambino anziano e il conseguente scambio di sensazioni, attitudini e conoscenze che ne deriva". Infatti, le tre aree in cui e? suddiviso il Giardino - Agora?, Giochi e Suoni, Colori e Profumi - rimarranno aperte non solo agli ospiti del Centro Diurno Corte Busca, ma anche ai più giovani.
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L'evento inaugurale di ieri, giovedi? 30 settembre, si e? aperto con il consueto taglio del nastro, il cui onore e? stato riservato proprio a un ospite del Centro, a cui sono susseguiti gli interventi di Renato Ferrario, Presidente della Cooperativa L'Arcobaleno, il parroco don Lorenzo e il sindaco di Lomagna, Cristina Maria Citterio.
Ferrario ha da subito accolto tutti i presenti con un discorso carico di positivita?, indicando gli obiettivi principali del progetto e della Cooperativa: "Questo Giardino dovra? assumere le sembianze di una soglia d'incontro tra il Centro Corte Busca e il giardino comunale, animata non solo dalla presenza dei nostri anziani, ma quale luogo di legami tra le generazioni. La Cooperativa vuole e crede nell'innescarsi di una progettualita? sempre piu? salda che coinvolga tutta la comunita?".
La giornata inaugurale e? stata anche l'occasione per poter salutare don Lorenzo, Parroco di Lomagna, che prima di congedarsi dal suo incarico ha voluto comunicare un messaggio a tutti i presenti, in particolar modo agli ospiti del Centro: "E? venuto il momento di lasciare il testimone. Ho vissuto delle esperienze bellissime dentro questa nostra 'casa tra le case'. Vi invito tutti a pregare con gli anziani per poter osservare la spontaneita?, semplicita? e gentilezza che infondono nella preghiera. Dopo 7 anni e? arrivato il momento di lasciare il testimone, ma vi chiedo di ricordarmi come il prete che ha servito all'oratorio degli anziani, che si e? sentito amato, che vi ha amati e che continuera? a farlo".
A seguire, ha avuto luogo il laboratorio esperienziale "Tutti i colori del Giardino", tenuto da Daniela Re, educatrice ambientale presso la Fondazione Demetra, nel quale coloro che sono intervenuti durante l'evento e che hanno contribuito alla realizzazione del progetto sono stati invitati a descrivere tramite un simbolo, una frase o un disegno cosa per loro rappresenta il Giardino. Oltre al presidente della Cooperativa e il sindaco, hanno partecipato all'esperienza sensoriale anche Franca Colombo, Consigliere della Fondazione Comunitaria del Lecchese, partner del progetto, Rosella Crippa, vicepresidente di Elemaster, azienda finanziatrice dell'iniziativa fin dalle origini, e il rappresentante dei volontari di Corte Busca.
L'inaugurazione si e? poi conclusa lasciando ai partecipanti un importante messaggio di speranza, nonche? dimostrazione di fiducia che il territorio di Lomagna ripone nella propria comunita?, alla quale affida il piacere e compito di mantenere vivo e gremito il Giardino, pensandolo come un luogo d'unione e di ritrovamento del tempo perduto.
Il sindaco: "Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto"
E? proprio il sindaco di Lomagna, Cristina Maria Citterio a comunicare tale desiderio tramite il suo intervento iniziale: "L'identita? del Centro Diurno non si esaurisce nella struttura fisica, ma si tratta di un luogo rivolto alla cura, alle relazioni e ai legami. Con questo Giardino, ancor di piu?, esso diviene una casa nel vero senso del termine. Cio? che rende la casa come tale non sono i mattoni e l'edificio in se?, ma il calore, i profumi, i rumori, le relazioni, tutto cio? che non si vede ma che esiste e da? qualita? al nostro vivere".
Citterio ha concluso il suo intervento dicendo: "Ringrazio la Cooperativa e tutti coloro che hanno partecipato al progetto del giardino poiche? questo Centro, questo senso di vicinanza con il paese, e? un segnale forte dell'impalpabilita? dell'essere e sentirsi a casa. Mi auguro che cio? sia da monito per tutta la comunita? della necessita? di aiutarci a ricordare che c'e? del bello anche in cio? che non e? immediatamente tangibile. Non vediamo l'ora di poter riprendere a generare legami forti e progetti che uniscano sempre di piu? il paese".