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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Lomagna

Un giardino sensoriale che unisce più generazioni

Inaugurato a Lomagna il "Giardino sensoriale e intergenerazionale" del Centro polifunzionale Corte Busca. Ecco in cosa consiste e gli obiettivi

Aria di festa al Parco Verde di Lomagna dove ieri pomeriggio si è tenuta l'inaugurazione ufficiale del Giardino sensoriale e intergenerazionale del Centro polifunzionale Corte Busca. Il progetto costituisce un'unicità nel suo genere per il territorio della Brianza lecchese e ha come obiettivo principale, spiegano gli ideatori: "Non solo quello di dare nuova luce a un'area naturale adibita a uso pubblico, ma allo stesso tempo di ricreare quel senso di socialità andato perduto nell'ultimo periodo e di consolidare la relazione tra generazioni diverse". 

Questo luogo sensoriale non è infatti dedicato solo agli anziani accolti presso il Centro Diurno e negli Appartamenti di Corte Busca, ma viene messo a disposizione anche ai bambini della scuola ed alla cittadinanza di tutta Lomagna.

Agorà, Giochi e Suoni, Colori e Profumi

La coppia di aggettivi associati alla parola giardino, "sensoriale e intergenerazionale", enfatizza quindi i due scopi principali dell'iniziativa: "Stimolare i sensi come pratica di medicina terapeutica e opportunità di apprendimento, e colmare il divario intergenerazionale tramite il contatto bambino anziano e il conseguente scambio di sensazioni, attitudini e conoscenze che ne deriva". Infatti, le tre aree in cui è suddiviso il Giardino - Agorà, Giochi e Suoni, Colori e Profumi - rimarranno aperte non solo agli ospiti del Centro Diurno Corte Busca, ma anche ai più giovani.

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L'evento inaugurale di ieri, giovedì 30 settembre, si è aperto con il consueto taglio del nastro, il cui onore è stato riservato proprio a un ospite del Centro, a cui sono susseguiti gli interventi di Renato Ferrario, Presidente della Cooperativa L'Arcobaleno, il parroco don Lorenzo e il sindaco di Lomagna, Cristina Maria Citterio.

Ferrario ha da subito accolto tutti i presenti con un discorso carico di positività, indicando gli obiettivi principali del progetto e della Cooperativa: "Questo Giardino dovrà assumere le sembianze di una soglia d'incontro tra il Centro Corte Busca e il giardino comunale, animata non solo dalla presenza dei nostri anziani, ma quale luogo di legami tra le generazioni. La Cooperativa vuole e crede nell'innescarsi di una progettualità sempre più salda che coinvolga tutta la comunità".

Giardino sensoriale Lomagna-2

La giornata inaugurale è stata anche l'occasione per poter salutare don Lorenzo, Parroco di Lomagna, che prima di congedarsi dal suo incarico ha voluto comunicare un messaggio a tutti i presenti, in particolar modo agli ospiti del Centro: "È venuto il momento di lasciare il testimone. Ho vissuto delle esperienze bellissime dentro questa nostra 'casa tra le case'. Vi invito tutti a pregare con gli anziani per poter osservare la spontaneità, semplicità e gentilezza che infondono nella preghiera. Dopo 7 anni è arrivato il momento di lasciare il testimone, ma vi chiedo di ricordarmi come il prete che ha servito all'oratorio degli anziani, che si è sentito amato, che vi ha amati e che continuerà a farlo".

A seguire, ha avuto luogo il laboratorio esperienziale "Tutti i colori del Giardino", tenuto da Daniela Re, educatrice ambientale presso la Fondazione Demetra, nel quale coloro che sono intervenuti durante l'evento e che hanno contribuito alla realizzazione del progetto sono stati invitati a descrivere tramite un simbolo, una frase o un disegno cosa per loro rappresenta il Giardino. Oltre al presidente della Cooperativa e il sindaco, hanno partecipato all'esperienza sensoriale anche Franca Colombo, Consigliere della Fondazione Comunitaria del Lecchese, partner del progetto, Rosella Crippa, vicepresidente di Elemaster, azienda finanziatrice dell'iniziativa fin dalle origini, e il rappresentante dei volontari di Corte Busca.

Guardino sensoriale 3-2

L'inaugurazione si è poi conclusa lasciando ai partecipanti un importante messaggio di speranza, nonché dimostrazione di fiducia che il territorio di Lomagna ripone nella propria comunità, alla quale affida il piacere e compito di mantenere vivo e gremito il Giardino, pensandolo come un luogo d'unione e di ritrovamento del tempo perduto.

Il sindaco: "Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto"

È proprio il sindaco di Lomagna, Cristina Maria Citterio a comunicare tale desiderio tramite il suo intervento iniziale: "L'identità del Centro Diurno non si esaurisce nella struttura fisica, ma si tratta di un luogo rivolto alla cura, alle relazioni e ai legami. Con questo Giardino, ancor di più, esso diviene una casa nel vero senso del termine. Ciò che rende la casa come tale non sono i mattoni e l'edificio in sé, ma il calore, i profumi, i rumori, le relazioni, tutto ciò che non si vede ma che esiste e dà qualità al nostro vivere".

Citterio ha concluso il suo intervento dicendo: "Ringrazio la Cooperativa e tutti coloro che hanno partecipato al progetto del giardino poiché questo Centro, questo senso di vicinanza con il paese, è un segnale forte dell'impalpabilità dell'essere e sentirsi a casa. Mi auguro che ciò sia da monito per tutta la comunità della necessità di aiutarci a ricordare che c'è del bello anche in ciò che non è immediatamente tangibile. Non vediamo l'ora di poter riprendere a generare legami forti e progetti che uniscano sempre di più il paese".

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