La Lombardia e Lecco si preparano a entrare in zona rossa da lunedì 15 marzo
La regione dovrebbe rimanere di questo colore fino al 28 marzo
Lecco e la Lombardia si preparano a entrare in zona rossa da lunedì 15 marzo. Ad annunciarlo nella giornata di venerdì è stato il presidente della Regione Attilio Fontana. L'ufficialità dovrebbe arrivare nel pomeriggio.
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«La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa - ha detto Fontana, intervenendo alla trasmissione Aria Pulita su Italia 7 Gold -. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l'ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita».
La Regione dovrebbe rimanere nella zona considerata a più alto rischio epidemico fino a domenica 28 marzo. In zona rossa come sempre vige il divieto di spostamento dalla propria abitazione, salvo che per comprovati motivi di necessità, lavoro e salute. Le scuole di ogni ordine e grado, inoltre, rimangono chiuse. Ad essere aperti solo i servizi considerati essenziali e di prima necessità: serrande abbassate quindi anche per negozi che non rientrano in questa categoria e locali, mentre i ristoranti e i bar potranno effettuare soltato servizio d'asporto.
Zona rossa: le nuove regole
Secondo quanto previsto dall'ultimo Dpcm del Governo di Mario Draghi in zona rossa saranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado ma viene garantita la didattica a distanza. Gli spostamenti permessi solo per validi motivi dalle 5 alle 22, sempre con autocertificazione. Vietato anche fare visita ad amici e parenti. Chiusi anche barbieri, parrucchieri e i servizi alla persona in genere. Per quanto riguarda lo sport, è consentito farlo all'aperto solo in forma individuale.
Rispetto alla zona arancione rinforzato, quindi, non sono più consentiti gli spostamenti nel proprio comune dalle 5 alle 22, salvo che per i suddetti motivi, e non possono più rimanere aperti i negozi di categorie considerate non essenziali, i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici.
Vaccinazione di massa a breve, ma non c'è ancora una data
Non è ancora chiaro quando scatterà ma dovrebbe mancare poco alla campagna massiva delle vaccinazioni anticovid. "Dobbiamo vaccinare, la campagna è partita, presto se tutto va per il verso giusto - abbiamo ricevuto garanzie dal Governo che dovrebbero arrivare un numero sufficiente di vaccini - potremo iniziare una campagna massiva" ha detto giovedì il governatore lombardo Fontana, intervenendo all'incontro organizzato da Polis Lombardia in ricordo di Roberto Stella, il medico morto per covid nel 2020.