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Dolci, artigianato e scuole: il maestro Iginio Massari in cattedra a Lecco

In tanti all'assemblea di Confartigianato organizzata al Politecnico con il celebre pasticciere: "Anche nel mio mestiere il più grande capitale resta quello umano"

"Da piccolo, mentre giocavo, sono caduto nella bacinella degli ingredienti con i quali mia mamma stava preparando una torta. Scherzando, quando sono diventato più grande ho detto che sono come Obelix: lui era caduto nella pozione magica diventando l'uomo invincibile dei Galli, io invece sono caduto in un impasto e sono diventato l'uomo più dolce del mondo". Non solo tanta saggezza e una testimonianza preziosa di un successo internazionale germogliato in bottega, ma anche un pizzico di gradita ironia nella lectio magistralis tenuta ieri sera da Iginio Massari al Politecnico di Lecco. Il celebre maestro pasticciere ha infatti partecipato all'assemblea di Confartigianato imprese Lecco, per la prima in versione aperta al pubblico. E il pubblico ha risposto numeroso: imprenditori, studenti, cittadini e autorità locali hanno ascoltato Massari e il mondo del lavoro artigiano a confronto sul tema: "L'artigiano del futuro. Dalla bottega locale al mercato globale".

Daniele Riva, Matilde Petracca e Iginio Massari.

E in cattedra - letteralmente - è salito proprio il grande artigiano dei dolci nato a Brescia nel 1942 da una mamma cuoca e da un papà direttore di Mensa. Poi, a 16 anni, la prima esperienza di pasticceria e cioccolateria come emigrante in Svizzera. Poi il ritorno in Italia, il lavoro nell'azienda Bauli, la successiva apertura della Pasticceria Veneto, la crescita continua della propria attività con nuove assunzioni e il successo all'estero con la vittoria, dal 1964 a oggi, di oltre 300 premi e riconoscimenti a livello italiano e internazionale.

Una storia non facile da condensare in una serata, ma il maestro è comunque riuscito a lanciare messaggi importanti, prima alla platea di giornalisti e poi al pubblico, fino agli applausi finali con il contest "Il miglior dolce artigianale della provincia di Lecco" che ha visto incoronare il team di studenti del Cfpa di Casargo, seguito sul podio da quelli degli istituti Enaip e Clerici.

Daniele Riva a Iginio Massari.

Ad aprire i lavori Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco. "Benvenuti all’assemblea pubblica di Confartigianato Imprese Lecco, da sempre il momento più importante per la nostra Associazione e che quest’anno, per la prima volta nella nostra storia, che dura da oltre 70 anni, si rinnova in tutto e per tutto.  Per la prima volta apriamo le porte di questo incontro sì alle imprese associate a Confartigianato, ma anche a chi non lo è - o non lo è ancora - alla cittadinanza e soprattutto ai giovani e agli studenti, a quelli che speriamo diventeranno collaboratori dei nostri o, perché no, magari, gli artigiani del futuro. Prima di iniziare la serata, andata subito sold out, lasciatemi quindi ringraziare i nostri imprenditori, dai più storici (di recente abbiamo assegnato a 20 imprese associate il “ Premio Fedeltà” per aver raggiunto il traguardo di oltre 40 anni di appartenenza associativa) a quelli che sono con noi da pochi anni, le autorità presenti e le scuole che hanno deciso di accettare la nostra sfida nel partecipare al concorso".

Uno scorcio del folto pubblico presente in aula magna.

Riva ha quindi presentato, insieme alla special guest Iginio Massari, un altro importante ospite della serata, il presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Marco Granelli. "Grazie presidente per essere con noi a pochi giorni dall’Assemblea Nazionale che si terrà a Roma martedì a cui prenderà parte il premier Giorgia Meloni - ha detto Riva - La tua presenza ha un significato importante per la nostra Associazione, perché nonostante i chilometri che ci dividono, il filo diretto che abbiamo con Roma ci permette di fare arrivare con velocità a chi di dovere le istanze del territorio Lecchese. Infine un grazie di cuore all’ospite d’onore di questa serata, il più grande Maestro Pasticcere italiano nel mondo, che ha il merito di aver elevato la cultura della pasticceria italiana artigianale alla sua massima espressione, Iginio Massari".

Un sorridente Iginio Massari poco prima dell'assemblea di Confartigianato.

Il maestro Massari ha quindi parlato della propria attività, un esempio concreto di artigianato vincente. "Nel lavoro di pasticciere, ma credo in ogni mestiere, occorre metterci non solo passione, ma amore. Bisogna credere in quello che si fa, non guardare l'orologio, ma sperimentare, confrontarsi, mettersi in gioco". E poi ancora la massima nella quale crede di più: "Chi non è capace di dare non può pretendere di ricevere", e la parola per lui imprescindibile... "Fiducia, la fiducia è fondamentale per ottenere risultati, ma bisogna meritarsela sul campo".

Marco Granelli, Iginio Massari, Daniele Riva e Davide Vitali.

"Il più grande capitale che abbiamo anche nel nostro lavoro secondo me resta il capitale umano - ha aggiunto Massari - Lo dico sempre ai miei figli in azienda. E a loro dico anche che, contrariamente a quello che qualcuno può pensare, che io non sono così d'accordo con l'internazionalizzazione dell'azienda. Facciamo già fatica a rispondere a tutte le esigenze del mercato italiano, prima credo sia giusto guardare alle realtà più vicine a noi, anche perchè i dolci e il cibo in generale sono prodotti delicati, più difficili da esportare e produrre fuori confine rispetto ad altri materiali come possono essere, per esempio, delle componenti in ferro".

Walter Cortiana e Iginio Massari

E il dolce più buono, al quale è più legato? "La millefoglie alla crema che preparava mia mamma - ha risposto il maestro - tutti in fondo, hanno un dolce che possiamo chiamare il dolce del sentimento..." E i giovani di oggi che si avvicinano alla sua azienda? "In molti sono davvero bravi, svegli, in cerca di nuove esperienze. L'importante è essere motivati. Servono persone motivate, per assumere questo è un aspetto che guardo con attenzione".

Un momento dell'incontro con gli organi di informazione.

Gli spunti lanciati dal maestro sono stati questi e altri, in una serata durante la quale non è poi mancato il confronto con i dirigenti di Confartigianato: non solo Riva e Granelli, ma anche Matilde Petracca (vicesegretario generale di Confartigianato Lecco), Walter Cortiana (referente del gruppo scuola) e Ilaria Bonacina (vicepresidente vicario). Al tavolo con Iginio Massari è poi intervenuto Davide Vitali, Ceo dell'impresa associata Officine Piki, il quale ha sottolineato la necessità di affiancare all'insegnamento scolastico una maggiore formazione sul campo per aiutare i giovani a capire le effettive richieste del mondo del lavoro.

Numerose anche le autorità presenti.

Importante anche il messaggio lanciato dal presidente nazionale di Confartigianato. "Lo diremo lunedì al Governo, oggi uno dei principali problemi delle imprese artigiane consiste oggi nella difficoltà nel trovare manodopera - ha dichiarato Marco Granelli - Si arriva a punte del 50% di richieste non soddisfatte. Nel settore artigiano si crea e si può trovare lavoro, bisogna però crederci e allo stesso tempo ricordare che anche i lavori manuali hanno la stessa dignità di quelli intellettuali. Nella bottega artigiana si può crescere e si possono ottenere importanti soddisfazioni economiche e professionali".

Un momento dell'assemblea di Confartigianato Imprese Lecco.

L'assemblea si è poi conclusa con le premiazioni del contest e gli applausi al maestro Massari anche da parte delle numerose autorità presenti, tra cui il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, il prefetto Sergio Pomponio, il consigliere provinciale Carlo Malugani, i dirigenti delle forze dell'ordine e i rappresentati del Politecnico.

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