Emergenza covid, Lara Magoni invoca lo stato di crisi per il turismo
L'assessore regionale punta il dito contro il Governo: «La richiesta d'aiuto degli operatori non può rimanere senza risposta: occorrono subito la dichiarazione dello stato di crisi e la convocazione di un tavolo permanente»
Uno dei settori messi maggiormente in crisi dall'emergenza pandemica legata al Covid-19, dalla scorsa primavera a oggi, è il turismo. I dati parlano chiaro, con una perdita economica ingente per gli operatori e previsioni, con la ripresa dei contagi e le conseguenti misure restrittive, sempre più cupe per l'inverno alle porte.
Lecco, per il comparto del turismo un quadriennio di grande crescita
«Dobbiamo raccogliere il grido d'allarme del turismo: occorrono subito la dichiarazione dello stato di crisi e la convocazione di un tavolo permanente. Lo avevo già invocato nei mesi scorsi. Un appello caduto nel vuoto e nel frattempo per il comparto abbiamo visto solo il flop del bonus vacanza voluto dal Governo. Oggi, alla luce della nuova e aggravata situazione, questa richiesta d'aiuto non può rimanere più senza risposta: ne va della sopravvivenza di un settore che genera il 13% del Pil».
A dirlo è Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia. «I dati che ci arrivano sono allarmanti: le agenzie turistiche hanno già visto calare i propri fatturati di oltre il 90%, solo il 20% delle camere degli alberghi è occupato e molti sono a rischio chiusura. È quindi vitale per il settore che il Governo si adoperi per dichiarare lo stato di crisi del turismo, oltre alla convocazione di un tavolo permanente del comparto».