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Giornalista mandellese racconta il viaggio del Papa negli Emirati Arabi

Chiara Zappa, firma de "L'Avvenire", profonda conoscitrice della penisola araba: «In Italia ancora tanti lo ignorano, ma ci sono un milione di cattolici e la Chiesa è una casa per i tantissimi immigrati che fanno una vita di sacrifici»

Ha raccontato il viaggio di Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti in diretta su "Tv 2000". Chiara Zappa, giornalista mandellese tra i massimi esperti (e autrice del volume "Noi Cristiani d'Arabia", pubblicato da Emi) di quella zona del mondo, culla dell'Islam, questa mattina è stata ospite sul canale 28 per accompagnare con le sue testimonianze le immagini del viaggio apostolico del pontefice nella penisola araba, il primo nella storia della Chiesa.

Chiara, firma de "L'Avvenire" - quotidiano sul quale nei giorni scorsi ha pubblicato un interessante reportage - si è recata l'ultima volta ad Abu Dhabi lo scorso dicembre, per registrare i preparativi alla visita del Santo Padre. Incontrando una realtà in continua evoluzione, ancora poco conosciuta nel nostro Paese: una realtà che vanta una forte comunità cristiana e vede una popolazione, su 9,5 milioni totali, composta all'88,5% da immigrati stranieri.

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«La realtà cristiana negli Emirati Arabi è ancora poco nota - ha spiegato Zappa - ma la presenza è fortissima nonostante sia la culla dell'Islam, anche grazie all'elevato tasso di immigrazione verificatosi negli ultimi trent'anni e dovuto al boom economico che ha richiesto manodopera e cervelli stranieri. Gli autoctoni sono soltanto l'11,5%, gli immigrati invece non hanno cittadinanza. È una società strutturata in maniera molto particolare, aperta e progredita, che però riserva la ricchezza ai cittadini locali e una vita dura, di sacrifici, a tutti gli altri».

Messe con 15mila fedeli

In questo quadro opera la comunità cristiana: due diocesi, otto parrocchie, solo il cattolicesimo annovera un milione di fedeli. «Ma ci sono buddisti, induisti, bahai e zoroastri, ogni comunità con i propri centri di preghiera, c'è grande tolleranza nella professione di culti diversi dall'Islam - prosegue Zappa - pur essendo chiaro che a un autoctono non è permessa la conversione. Le parrocchie presenti negli Emirati assicurano un'attività forte e vivace, costituiscono casa e famiglia, sono luoghi della comunità. Ci sono messe al venerdì, sabato e domenica, ma la grande messa è quella del venerdì: ad Abu Dhabi partecipano anche 15mila persone per una singola funzione, ci sono 1.500 bambini che frequentano il catechismo».

«Speranza per confronto positivo tra religioni»

Nella vicina Arabia Saudita, ad esempio, questa libertà di culto è impensabile, ma negli Stati che si affacciano sul Golfo c'è questa apertura «anche grazie a un'élite illuminata che ha portato avanti politiche forti - prosegue Chiara Zappa - Quella di Papa Francesco sarà la più grande celebrazione religiosa pubblica mai svolta nella regione al di fuori dell'Islam. Un messaggio forte a tutta l'area che vedrà partecipare le massime autorità delle altre religioni a cominciare dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. Una sorta di provocazione, un messaggio per altri contesti islamici più chiusi: ci si può confrontare in maniera positiva; le comunità fortemente praticanti non devono scontrarsi ma al contrario, se credono nella pace e nel bene comune, trovare un terreno comune per riflettere».

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