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Attualità Alto e Basso Lago / Piazzale Leonardo da Vinci, 6

Flash mob, scuola, cittadini e associazioni: tutti uniti contro la violenza sulle donne

Molto coinvolgente e apprezzata la manifestazione proposta a Mandello in occasione del 25 novembre

Anche Mandello ha celebrato il 25 novembre: cittadini, associazioni, alunni e autorità si sono uniti per dire no a ogni violenza contro le donne. "Non bisogna aver paura di denunciare e occorre essere consapevoli che anche dalle situazioni più difficili si può uscire", è il messaggio tratto dalle parole di Adele - giovane donna vittima di violenza - letto in occasione della manifestazione entrata nel vivo alle 18 di ieri nell'agorà davanti al palazzo municipale.

L'intervento del sindaco Riccardo Fasoli.

Qui è stata inaugurata una panchina tinteggiata di rosso dai ragazzi della scuola media Volta su iniziativa del Consiglio comunale dei ragazzi, che porta la scritta dell'artista messicana Frida Kahlo: "Se con un tacco ti vedi più alta, con l'amore per te stessa ti vedi immensa".

Un momento del fash mob contro le violenze sulle donne.

Poi, sempre nella piazza Leonardo Da Vinci, è andato in scena il flash mob animato dalle ragazze “Fattore danza” di Daniela Bay. Sono così state le giovani a mostrare i cartelli "Non truccarti", "Non uscire la sera", "Non vali niente" e altri ancora per condannare quei termini ancora troppe volte usati per relegare la donna ad un ruolo subalterno, marginale.

Anche gli alpini erano presenti alla manifestazione.

Presenti inoltre insegnanti, rappresentanti delle associazioni, alpini e autorità, tra cui il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli il quale ha sottolineato l'importanza di contrastare ogni forma di violenza nei confronti delle donne, favorendo una cultura sempre attenta alla difesa e al rispetto delle donne.

Un momento della manifestazione di Mandello.

E le iniziative a Mandello non finiscono qui: questa sera, sabato 26 novembre alle ore 21 al teatro de Andrè verrà proposto lo spettacolo teatrale Barbablù 2.0, una piece con Laura Negretti e Alessandro Barille per la regia di Eleonora Moro. Sul palco del comunale non solo la storia di un marito violento e delle conseguenze delle sue azioni, ma anche la storia di un viaggio nei pensieri di una donna. La ricerca di un'identità forte che si è persa, sfilacciata fra violenze e soprusi che sono diventati norma. L'ingresso allo sala è gratuito.

(Si ringrazia Alberto Bottani per foto e collaborazione)

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