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Attualità Via Airoldi e Muzzi

In cento per chiedere la libertà del professor Gilardi. Gli Istituti: «E' seguito con grande attenzione»

Nel pomeriggio di sabato, all'esterno degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, si è tenuta l'annunciata manifestazione in sostegno del 90enne. Mediaset: «"Le Iene" non c'entrano con la manifestazione»

Nel pomeriggio di sabato 12 dicembre si è tenuta l'annunciata manifestazione in favore di Carlo Gilardi. Attorno 90enne professore di Airuno, attualmente ospite degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco, si è aperto un vero e proprio caso su scala nazionale: a scatenare l'ondata di polemiche sono stati i servizi de "Le Iene" andati in onda nelle ultime settimane, che hanno portato in strada un centinaio di persone. Da Mediaset, a scanso di equivoci, fanno sapere che «"Le Iene" non c’entrano nulla con la manifestazione e non ne hanno neppure parlato nei servizi di Nina Palmieri, eppure c’è chi vuol far credere il contrario».

In ogni caso, dopo i veleni dei giorni scorsi, nel pomeriggio odierno i manifestanti si sono radunati all'esterno della struttura sita nel rione di Germanedo per diffondere il loro messaggio, chiaro, non interpretabile, espresso in vari mezzi: far tornare a casa il professor Gilardi. A loro è stata consegnata, dal Presidente dr. Giuseppe Canali e dall'addetto stampa Giorgio Cortella, una lettera che spiega nuovamente la posizione degli Istituti in merito alla vicenda, prima che lo stesso Canali prendesse la parola per parlare agli intervenuti, richiamati sul posto dagli organizzatori Benedetta, cremonese, e Alessandro, lodigiano. Presenti anche Walter Fontana, titolare della Fontana Group di Calolziocorte, Giovanni Colombo, per tanti anni consigliere comunale di Lecco, e Alessandro Leidi, consigliere comunale di Valmadrera.

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“Subito. Subito. Carlo libero!”. Una manifestazione per Carlo Gilardi: Appello e Comune prendono le distanze

Canali (A&M): «Gilardi seguito con grande attenzione, il clamore crea un danno d'immagine»

Il Presidente degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus, Giuseppe Canali, ha rilasciato delle dichiarazioni in merito alla vicenda del sig. Carlo Gilardi, ospite degli Istituti, mediante una lettera fatta pervenire anche agli organizzatori della manifestazione:

"Dal 30 ottobre il sig. Carlo Gilardi è stato accolto nella nostra Rsa su richiesta dell'Amministratore di Sostegno Avv. Elena Barra, proveniente dall'Asst di Lecco. Il ricovero del sig. Gilardi è stato da subito impostato come degenza a carattere prevalentemerite sociale più che sanitaria, con una presa in carico da parte dell'equipe volta a verificare sia la capacità di adattamento alla vita comunitaria che a raccogliere i bisogni e le propensioni dell'assistito.

Il Sig. Gilardi è assistito e seguito con grande attenzione da tutto il nostro personale, così come per altro tutti gli altri nostri ospiti. L'attenzione mediatica che dall'esterno è stata posta in essere ha fatto, purtroppo, emergere un comportamento gravemente lesivo della privacy da parte di alcuni presunti dipendenti dei nostri Istituti, situazione da noi denunciata alla Procura della Repubblica di Lecco.

Inoltre, il clamore suscitato da questo caso - complice un giornalismo che in alcuni casi, al di là dell'apparenza, non aiuta a comprendere la verità dei fatti - rischia di procurare danni all’immagine del nostro Istituto. Di questo siamo profondamente amareggiati: gli Istituti Airoldi e Muzzi Onlus da ben 450 anni rappresentano infatti una Istituzione pubblica benefica per la città di Lecco e la sua provincia e hanno da sempre al centro della propria mission il prendersi cura con elevata dedizione e assoluta professionalità delle persone più deboli.

Per questo abbiamo richiesto all’Amministratore di Sostegno, al Giudice tutelare del Tribunale di Lecco, al Sindaco del Comune di Airuno e al Direttore generale dell’Ats Brianza che siano definiti i tempi per il progetto di rientro e che gli stessi, nei limiti di quanto possibile, possano essere resi noti. Siamo certi che il loro impegno congiunto potrà portare in breve tempo alla soluzione auspicata nell'interesse del sig. Carlo Gilardi".

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