«Ordinanze e confusione»
Essendo uno sportivo e visto che i miei sport sono solo montani, sto seguendo attentamente l’evolversi della situazione nel lecchese. Certo, molti diranno che ci sono problemi ben più gravi e ne sono consapevole, ma vorrei riuscire a capire cosa potrei o non potrei fare. A oggi la situazione mi sembra ancora più assurda rispetto a Lunedì. Ora, il prefetto ha detto che le ordinanze dei sindaci sono illegittime, i sindaci hanno detto che continueranno con la linea dura, Lecco ha ulteriormente inasprito i divieti inserendo anche le mulattiere ed ora si aggiunge anche l’ordinanza del sindaco di Pescate che obbliga l’uso di mascherine anche agli sportivi. Tutto questo in pieno contrasto che le norme del Governo. Inizio dall’ultimo punto, nonostante diversi medici sportivi hanno più volte allertato sull’uso della mascherina durante lo sport, che il sindaco faccia un’ordinanza del genere per proteggerci mi sembra un ennesimo controsenso, inoltre, ora dovrei stare attento anche a capire i confini comunali di Pescate mentre sto correndo o andando in bici per evitare multe? Altro punto che trovo esilarante, se io parto da un comune che vieta l’utilizzo della macchina per andare in un comune di un’altra provincia che permette di raggiungere i sentieri in macchina, se mi fermano nel lecchese sono sanzionabile?
Infine, con delle limitazioni del genere siamo sicuri che non siano controproducenti? Ok fermano il “turista milanese” ma i quasi 50mila cittadini di Lecco avranno a disposizione il lungo lago, tra l’altro dimezzato, come valvola di sfogo. Calcoliamo che magari molti delle frazioni alti non scendano al lago a piedi, contiamo che molti hanno ovviamente timore e non si muovo, ma credo che una buona percentuale dei restanti andrà verso il lungo lago, anche se non fosse permessa la “passeggiata turistica” basterebbe una maglietta sportiva, una bottiglietta d’acqua per “simulare” il sudore e dire al poliziotto che ora stiamo camminando perché stanchi. Il lungo lago, nonostante sia molto grande, quante persone potrebbe accogliere prima di creare una “massa critica”? Non è meglio evitare restrizioni in modo tale che le persone possano andare in luoghi diversi per non affollare i lungo lago? Entrambi i filoni di pensiero possono essere corretti o sbagliati. Entrambi possono portare a conseguenze negative. Il chiudiamo tutto potrebbe sembrare la via più facile per evitare la crescita dei numeri. Ma in molti paesi Europei con il nostro stesso tasso di contagio ora mai è quasi permesso tutto e non mi sembra che la pandemia stia accelerando. Credo che ci voglia un po più di coraggio e di fiducia nei cittadini e non solo proclami social su quanto siano bravi gli Italiani e poi nel concreto ancora limiti, con un senso logico sarebbero legittimi e sacrosanti, e sanzioni.
Ultimo pensiero, trovo assurdo leggere che non vogliono allentare le restrizioni per i numeri in crescita di domenica. Non è ovvio che quei numeri si riferiscono a quando ancora tutto era chiuso? E, abitando in centro ed uscendo per fare la spesa, mi sembra che i Lecchesi siano stati molto ligi al dovere, nella ZTL le persone in giro le si contava sulle dita di una mano. Di certo quell’aumento non è stato per colpa di una “prova generale” dei cittadini alla fase 2. Non sono un virologo ma credo che qui numeri non siano da imputare al fatto dell’aumento della gente per strada nel weekend passato
A parte il mio ennesimo sfogo, sapete indicarmi se queste ordinanze verranno applicate o meno? Se il prefetto le ha bloccate, sono sanzionabile? Nel caso i sindaci non vogliano sentire ragioni, se parto da Lecco per un comune che permette gli spostamenti in macchina a fini sportivi, se vengo fermato entro i confini lecchesi, sono passibile di multa? Chi lo avrebbe detto che avrei dovuto iniziare gli studi per una carriera legale. Visto le premesse credo sia il caso.
Grazie per la vostra attenzione.