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Scuole paritarie, l'affondo di Boscagli: "Giunta irresponsabile"

"Ha creato una guerra mai vista in decenni di amministrazione contro realtà, famiglie e lavoratori che rappresentano un patrimonio di Lecco"

"Difficile commentare il comunicato di maggioranza in merito alla Convenzione con le scuole materne. La più classica delle autocelebrazioni da segreteria di partito divisa in 'cinque punti cardine' per voler nascondere una realtà drammaticamente diversa". Inizia con queste parole l'affondo di Filippo Boscagli, Consigliere comunale di opposizione nelle file di Lecco Ideale, nei confronti dell'Amministrazione sul tema dei fondi alle scuole paritarie.

Boscagli replica in particolare alla recente dichiarazione congiunta nella quale le 4 forze di maggioranza dicono di aver sempre riconosciuto l’importante ruolo educativo e sociale rivestito dalle scuole paritarie, di aver lavorato nell'interesse delle famiglie e di essere "a un passo dal punto di equilibrio".

"Il primo punto è semplicissimo, non diminuisce la cifra annua complessiva erogata dal Comune - sottolinea invece Boscagli - Peccato che quei soldi per i prossimi 5 anni semplicemente non bastano. Eppure ci sono comuni virtuosi (e di sinistra) che erogano alle scuole cifre infinitamente più alte di quelle lecchesi. Quindi o si aumenta il contributo o si aumentano le rette o si chiude. 5 anni di durata dell’Accordo sarebbero una maggiore garanzia di stabilità? Certamente 5 anni sono meglio di 3, ma se il contributo non è indicizzato e già oggi non è sufficiente, nel 2027 con inflazione alle stelle e costi fissi che esplodono quel finanziamento sarà la morte delle scuole". E poi ancora... "Si rinvestono i fondi non riconosciuti nel caso di calo di iscrizioni. Non è certo un regalo, i costi fissi con meno iscritti rimangono gli stessi (luce, gas, riscaldamento, dipendenti non cambiano…) con il problema di avere meno rette e quindi meno entrate".

"Le leggendarie extraprogettualità da definire insieme..."

"Ci sono infine le leggendarie 'extraprogettualità da definire insieme' per vedersi aumentare eventualmente il contributo, rischiando così di creare una ingerenza indebita nella libertà educativa delle singole strutture. 
Le scuole possono certamente trovare nuove vie per aggiornare al meglio le proprie gestioni, ma mai e poi mai può essere l’Ente Pubblico ad entrare a gamba tesa quando si parla di opere create e sostenute da volontariato e cittadini lecchesi che il Comune dovrebbe accogliere e sostenere non nazionalizzare. Sorge naturale la domanda alla maggioranza: Perché odiate le scuole materne?”.

"In modo assolutamente irresponsabile - conclude il Consigliere Filippo Boscagli - la Giunta ha creato una guerra mai vista in decenni di amministrazione contro realtà, famiglie e lavoratori che rappresentano un patrimonio di Lecco. Scuole laiche che erogano un servizio pubblico, nonostante qualcuno giochi a presentarle come istituti confessionali che erogano servizi privati chiedendone la folle e costosissima sostituzione con sezioni statali. Se invece di grandi manovre di realpolitik interna la maggioranza avesse a cuore la realtà non ci troveremmo ad affrontare oggi il rischio del collasso del sistema educativo infantile".

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