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Parte da Lecco la petizione per abolire le rette delle scuole dell'infanzia paritarie

Iniziativa nazionale di Fism per chiedere «gratuità e parità scolastica». Si comincia lunedì 19 aprile alle ore 16 alla "Bonaiti" di Via Magenta

«Gratuità e parità scolastica». La petizione nazionale a favore delle scuole dell'infanzia paritarie partirà lunedì 19 aprile alle ore 16 a Lecco, per l'esattezza alla Scuola dell'Infanzia E. Bonaiti di Via Magenta. All'iniziativa saranno presenti il presidente dell'Associazione Scuole per l'infanzia paritarie di Lecco Angela Fortino, Giampiero Redaelli vicesegretario nazionale Fism (Federazione italiana scuole materne) oltre a Giovanni Bernasconi, iresidente della scuola, e alla coordinatrice Lorenza Martinelli.

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«Vogliamo sensibilizzare il Governo italiano sul fatto che la legge sulla parità c'è ma chiede solo pari doveri dimenticando i pari diritti - spiega Fortino con Redaelli - Sottolineiamo che le nostre scuole erogano un servizio pubblico ma le famiglie che decidono di iscrivere i loro figli continuano ad essere gravate dalle rette. A Lecco i bambini in età compresa tra 0 e 6 anni che frequentano i servizi delle scuole paritarie sono circa 1.200 e in Italia sono più di mezzo milione».

Quali sono le richieste indirizzate al Governo? «Vogliamo che la parità si concretizzi in un reale sostegno da parte dello Stato che consenta l'azzeramento delle rette per le famiglie e sia risolutiva anche per superare la disparità che colpisce il personale delle nostre scuole. Una cosa è certa, senza il sostegno economico delle Parrocchie e delle Amministrazioni comunali, senza il contributo alla gestione da parte delle famiglie e senza il prezioso volontariato che le caratterizza, molte scuole dell'infanzia avrebbero già chiuso i battenti lasciando interi territori privi di un servizio fondamentale: complessivamente novemila realtà educative, oltre mezzo milione di bambine e bambini, oltre quarantamila persone fra insegnanti e collaboratori».

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La situazione è aggravata dai riflessi della pandemia. Per questo tutti gli attori coinvolti saranno impegnati nella campagna nazionale con la raccolta firme, iniziative social e l'affissione di un manifesto in tutti gli asili nido e le scuole d'infanzie paritarie d'Italia. «Il permanere delle differenze nel sostegno pubblico tra la scuola statale e quella paritaria gestita dal Terzo settore vanifica le ragioni stesse della Legge 62/2000 e non è più tollerabile - concludono - Chiediamo solo che si attui il dettato costituzionale e legislativo. L'auspicio è quello che Parlamento e istituzioni giungano a un intervento risolutivo che, anche a vantaggio della ripresa demografica del Paese e nell'ambito delle applicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenga i necessari investimenti nell’intero segmento zero-sei senza più discriminazioni».

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