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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Addio piazza Lega Lombardia, il partito: «La Giunta Gattinoni verrà ricordata solo per un cambio di targa»

Il senatore Paolo Arrigoni e i rappresentanti locali Mauri e Bettega criticano la scelta dell'Amministrazione

«Si dice che una nuova amministrazione venga ricordata per quanto fatto nei primi 100 giorni dall’insediamento. Dev’essere proprio il peso del vuoto assoluto per il quale verrà ricordata il motivo che ha spinto la giunta Gattinoni a marcare così goffamente il territorio, cancellando la storia pur di fare uno sgarbo al nemico politico». A dichiararlo è il senatore della Lega Paolo Arrigoni, per due mandati sindaco di Calolziocorte.

«A fronte delle promesse sbandierate in campagna elettorale per un “cambio di passorispetto ai compagni della giunta precedente, il nuovo sindaco di Lecco non fa altro che limitarsi a cambiare una targa, dimostrando però di voler cancellare insieme a Piazza Lega Lombarda anche l’identità e la memoria della città. Un comportamento tipico della sinistra che si vergogna dei lombardi e odia la Lombardia», continua Arrigoni.

«Se pensiamo a come il procedimento amministrativo, che giaceva negli uffici comunali fin dal 2015, sia stato rispolverato in questa fase dell’emergenza sanitaria ed economica, appaiono francamente sconcertanti le priorità della giunta lecchese - conclude il senatore leghista -. Oltretutto il cambio di toponomastica causerà disagi ai residenti e alle attività commerciali, già in difficoltà per ragioni ben più serie di cui il Sindaco Gattinoni dovrebbe preoccuparsi. Ce n’era davvero bisogno?».

«La luna di miele è finita»

Reazioni anche da parte anche dei militanti locali: «Superba iniziativa anticrisi di Gattinoni e dei suoi assessori che, incapaci di distinguere la storia dall’ideologia, non hanno il polso della situazione e dimostrano la loro totale lontananza dalle esigenze e dalle preoccupazioni dei lecchesi - commentano Emanuele Mauri, segretario cittadino, e Cinzia Bettega, capogruppo consiliare -. Il sindaco e la giunta annaspano su temi rilevanti quali l’iter del teleriscaldamento, la gestione del centro sportivo "Al Bione", tanto per citarne due, e pensano bastino cerimonie e comunicati stampa per coprire battute d’arresto che mal si conciliano con le promesse di fare più cose, in modo innovativo e più rapidamente rispetto alla precedente amministrazione, il tanto strombazzato “cambiamo passo”. Serve politica, non propaganda e giochi di parole; gli elettori vogliono programmazione specifica, atti concreti e il rilancio della città. La luna di miele è finita».

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