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Attualità Via Gaetano Previati

Il Politecnico si conferma: è ancora la miglior Università d'Italia

Il "Poli" di Milano ha una sede a Lecco, in via Gaetano Previati

Una conferma importante. Il Politecnico di Milano, che in via Gaetano Previati a Lecco ha un proprio Polo d'eccellenza, è la miglior università d'Italia secondo la graduatoria della QS World University Rankings 2022, la più prestigiosa classifica annuale degli Atenei di tutto il mondo. Del prestigioso traguardo ha parlato anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha rinvolto i suoi complimenti «alla grande istituzione del Politecnico che, dall'istruzione alla ricerca, è un'eccellenza di cui siamo fieri». «Pochi giorni fa - ha aggiunto il presidente - ho personalmente consegnato il Premio Rosa Camuna al Rettore, Ferruccio Resta, per l'importante supporto fornito a Regione Lombardia con gli esperti, i laboratori e i centri di ricerca dell'Università».

La classifica

Il Qs World University Rankings 2022 è la più prestigiosa classifica degli Atenei di tutto il mondo e quest'anno comprende oltre 1.300 atenei, 41 italiani. La classifica è stata pubblicata nelle scorse ore ed è stata stilata seguendo sei criteri: si va da "Academic reputation" all'opinione dei datori di lavoro sulle università passando per la proporzione tra docenti e studenti, le ricerche pubblicate e la percentuale di iscritti e docenti stranieri. 

Il Poli conquista la posizione numero 142 nel mondo, riprendendosi lo scettro di migliore di tutta Italia, anche se in calo di cinque posizioni rispetto allo scorso anno. Non fanno male neanche gli altri atenei meneghini: la Statale è 316esima, San Raffaele 390esima, la Bicocca 450esima - è quella che migliora di più - e l'università Sacro Cuore si piazza nel range tra i posti 551 e 560. 

«Le migliori università italiane, nonostante la loro indiscussa eccellenza - ha sottolineato Ben Sowter, direttore del dipartimento di ricerca di Qs Sowter -, faticano a competere globalmente in alcuni indicatori, specialmente quelli che valutano il livello di internazionalizzazione del corpo docente e discente e per la proporzione tra docenti e studenti. Quest'anno, si aggiunge anche una performance sottotono nell'indicatore che misura la popolarità tra la comunità accademica e dei datori di lavoro internazionali, con alcune positive eccezioni. Alla luce di un mondo profondamente segnato dall'emergenza sanitaria, il risultato complessivo dell'Italia in questa classifica, è soddisfacente».

«I nostri Atenei sono tra i migliori»

Congratulazioni all'Ateneo sono arrivate anche dall'assessore all'Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, Fabrizio Sala. «È un grande orgoglio - commenta Fabrizio Sala - per la Lombardia avere le nostre Università tra le migliori italiane in assoluto. È un grande riconoscimento al lavoro dei rettori e dei docenti per una formazione di altissima qualità apprezzata in tutto il mondo. La nostra missione è quella di sostenere le nostre Università per fornire loro tutti gli strumenti indispensabili per restare al passo con le migliori al mondo, sul piano delle infrastrutture e delle connessioni con il mondo delle imprese. Vogliamo stimolare la collaborazione tra Università e mondo produttivo, per consentire ai futuri laureati di avere sempre più sbocchi occupazionali in un mondo in continua trasformazione».

«Il Politecnico di Milano - continua l'assessore - resta la migliore università italiana in classifica, soprattutto per quanto riguarda la reputazione dei datori di lavoro e per l'alta percentuale di studenti internazionali. Faccio notare anche il balzo in avanti dell'Università Milano-Bicocca che ha ottenuto il miglior risultato nel criterio che misura l'impatto della ricerca».

«La pandemia - conclude Fabrizio Sala - ci ha insegnato che la ricerca è la base per pianificare il futuro. Dobbiamo investire nelle nostre Università e nei nostri giovani ricercatori per prevenire patologie che minacciano la salute di tutti i cittadini. Se vogliamo che la scienza faccia continui passi in avanti, occorre sostenere l'attività di ricerca partendo dalle aule universitarie, stimolando la creazione di centri di ricerca e puntando sulla qualità dei nostri atenei».

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