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Obbligo Pos, sanzioni per chi non accetta pagamenti con le carte. Confcommercio dice No

Si parte dal 30 giugno, la critica dell'associazione di categoria lecchese: "La strada delle multe è sbagliata. Va fatto di più per modernizzare il sistema e renderlo meno oneroso"

Dal 30 giugno chi non accetta dai propri clienti pagamenti con bancomat e carta di credito potrà subire sanzioni pari a una quota fissa di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata. "Ribadiamo quanto abbiamo sempre detto: la strada delle multe è sbagliata - sottolinea il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva - Non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni. Quello che invece serve per raggiungere questo obiettivo è una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese, oltre ovviamente all'introduzione della gratuità per i micro-pagamenti".

Riva: "Il nostro sistema dei pagamenti è già in pieno sviluppo"

"Come evidenziato anche a livello nazionale da Confcommercio, già oggi in Italia il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate è elevato, con una crescita, nell’ultimo quinquennio, del 120% - aggiunge Alberto Riva - Inoltre sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi. Questo conferma, se mai ce ne fosse la necessità, che il nostro sistema dei pagamenti è già in pieno sviluppo. Ora va fatto di più per modernizzare ulteriormente questo processo rendendolo più efficiente e meno oneroso. Agire per via sanzionatoria per la mancanza del Pos non è certo la strada da seguire".

"Potenziare inoltre lo strumento del credito d'imposta"

L’avvio del regime sanzionatorio per chi rifiuta i pagamenti con moneta elettronica si affianca poi alla scadenza del termine del credito dell'imposta del 100% sulle commissioni Pos, riconosciuto alle partite Iva con ricavi e compensi annui fino a 400.000 euro, per i pagamenti con strumenti collegati ai registratori di cassa o per quelli effettuati con strumenti evoluti di incasso: dal 1° luglio 2022 infatti, tornerà il credito d'imposta ordinario del 30%.

"Anche questa è una scelta miope! - conclude direttore di Confcommercio Lecco - Bisognerebbe invece potenziare lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, prorogando tempestivamente la misura istituita dal decreto Sostegni-bis, in scadenza a fine giugno, che dispone l’incremento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti che adottano sistemi evoluti di incasso".

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