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Il Premio Manzoni al romanzo storico batte il Covid: sì all'edizione 2020

Nonostante le difficoltà incontrate quest'anno, il concorso letterario per il romanzo storico si terrà: inoltrati anche volumi in pdf, in lizza trenta opere

Non era scontato nel mese di marzo, in piena emergenza Coronavirus, pensare di "tenere acceso" anche quest'anno il motore del Premio Letterario Alessandro Manzoni. Ma sia gli organizzatori, ovvero 50&Più Lecco, sia la Giuria tecnica guidata dal presidente Ermanno Pacagnini hanno deciso che valeva la pena tentarci, aprendo quindi alla presentazione della candidature.

Risposta positiva da parte degli editori

E la risposta degli editori, in un momento complicato, è stata ampiamente positiva. Pur con tutte le difficoltà del caso e utilizzando anche strade diverse da quelle percorse in passato (a fianco dell'invio delle copie cartacee previsto dal regolamento è stata data la possibilità di mandare anche il Pdf del libro viste le difficoltà per oltre due mesi di consegnare e ricevere i libri) sono iniziate piano piano ad arrivare numerose candidature. Alla fine sono oltre 30 i romanzi che si sono proposti per la sedicesima edizione del Premio Manzoni al Romanzo Storico.

«Siamo sicuramente soddisfatti della risposta che va a premiare il nostro impegno: quando nel mese di marzo abbiamo iniziato a riflettere sull'edizione 2020 l'idea è stata quella di provarci - spiega il presidente di 50&Più Lecco, Eugenio Milani - Non volevamo arrenderci e quindi, d'intesa con la Giuria tecnica, abbiamo rilanciato il Premio aprendo anche all'invio tramite posta elettronica delle opere in concorso. I principali editori si sono mossi e hanno candidato autori di grande spessore. Sono arrivati complessivamente oltre 30 volumi: molti meno dei 50 che in media arrivavano gli anni passati, ma molti di più di quanti speravamo. Questo a testimonianza del valore sempre crescente del Premio e della considerazione che riscuote nell'ambiente letterario nazionale. Alcuni editori ci hanno anche ringraziato per gli sforzi fatti per portare avanti comunque il Premio e promuovere la cultura nonostante le difficoltà. Sono parole che ci hanno fatto piacere e hanno confermato la bontà della scelta fatta di programmare la kermesse anche per il 2020».

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Ovviamente, vista l'emergenza Covid-19, i tempi si sono leggermente allungati, tanto che per conoscere i tre finalisti bisognerà aspettare ancora qualche settimana: i membri della Giuria - composta da Ermanno Paccagnini (presidente), Alberto Cadioli, Gian Luigi Daccò, Gianmarco Gaspari, Luigi Mascheroni, Stefano Motta, Mauro Novelli, Giovanna Rosa - stanno infatti ultimando la lettura dei volumi in vista della scelta finale che verrà annunciata intorno alla metà del mese di luglio. A quel punto entrerà in gioco la Giuria popolare, ovvero 100 lettori segnalati da librerie e biblioteche che dovranno esprimere il loro voto sulle tre opere.

È Francesca Diotallevi la vincitrice del Premio Manzoni 2019

«L'idea è quella poi di svolgere la serata finale con lo spoglio delle schede e la proclamazione del vincitore in autunno, tendenzialmente nel mese di novembre. Ovviamente bisognerà tenere conto delle normative che verranno adottate, ma è chiaro che speriamo di riuscire a completare il percorso che abbiamo intrapreso», conclude il presidente Milani.

L'anno scorso i tre romanzi finalisti della quindicesima edizione del Premio Letterario Manzoni-Città di Lecco al romanzo storico furono "Dai tuoi occhi solamente" (Neri Pozza) di Francesca Diotallevi, "Hamburg: la sabbia del tempo scomparso" (Il Saggiatore) di Marco Lupo, "Il gioco di Santa Oca" (La Nave di Teseo) di Laura Pariani. La cerimonia conclusiva, tenutasi presso la Casa dell'Economia di Lecco il 12 ottobre scorso, vide il trionfo di Francesca Diotallevi.

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