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Gli impianti di risalita riaprono: rinascita anche per agriturismi e rifugi

Dal 22 maggio potranno riaprire in sicurezza. Il presidente di Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini: «Si torna in pista con sci estivo, escursioni in quota, mountain bike»

Finalmente c'è una data di apertura per lo sci estivo. Dal 22 maggio gli impianti potranno aprire "alle condizioni indicate nelle linee guida", ovvero con tutte le precauzioni di sicurezza stabilite a suo tempo dal Comitato tecnico scientifico. È quanto è emerso dalla cabina di regia sulle misure anti-Covid, che nelle prossime ore sarà ratificato dal Consiglio dei Ministri con un apposito decreto legge.

La ripresa dell'attività degli impianti è stata attesa per tutto l'inverno e più volte rinviata - l'ultimo appuntamento era per il 15 febbraio - e poi annullata definitivamente. Ora il nuovo Decreto approvato dal consiglio dei ministri tra i vari provvedimenti ha fissato per il 22 maggio la data di riapertura di seggiovie, cabinovie e funivie, a sette mesi dalla chiusura stabilita dal Dpcm del 25 ottobre.

Dopo l'approvazione di indennizzi per 800 milioni al settore montano stanziati dal Decreto Sostegni, ora arriva la buona notizia tanto attesa dagli operatori montani, che di fatto consente al turismo alpino di ripartire e di guardare con fiducia anche alla prossima stagione invernale. «È un segnale molto importante di ritorno alla normalità per tutte le nostre località turistiche, dove gli impianti di risalita sono sempre più frequentemente utilizzati anche durante la stagione estiva, per raggiungere agriturismi e rifugi in quota», dichiara Tiziano Maffezzini, presidente di Uncem Lombardia.

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«Questa misura - prosegue Maffezzini - arriva a pochi giorni di distanza dall'approvazione delle misure di ristoro e sostegno a favore degli operatori del turismo invernale, messi in ginocchio dopo le chiusure forzate dovute all’emergenza sanitaria. I provvedimenti che consentono la riapertura degli impianti di risalita a partire dal prossimo 22 maggio sono la dimostrazione del lavoro di squadra fatto per rappresentare gli interessi legittimi della montagna. Ora, dopo tante false partenze e false speranze, il turismo montano può finalmente tornare in pista: con lo sci estivo (pensiamo ad esempio al nostro comprensorio del Passo dello Stelvio) ma soprattutto con la stagione delle escursioni in quota e della mountain bike, per cui gli impianti di risalita rappresentano un volano indispensabile», conclude Maffezzini.

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