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Sabato, 20 Aprile 2024
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Dieci anni fa scompariva Riccardo Cassin: «Sentiamo ancora il vuoto che ci ha lasciato»

Il leggendario alpinista di San Vito al Tagliamento è scomparso, a cento annim nel 2009: tante le scalate con il Maglione Rosso che l'hanno reso celebre

Il 6 agosto 2009, all'età di cento anni, scompariva Riccardo Cassin. Il leggendario alpinista nativo di San Vito al Tagliamento, membro dei Ragni di Lecco, si spense nella sua casa ai Piani dei Resinelli, dove si era ritirato dopo una carriera lunghissima e costellata d'imprese. A Lecco ci era arrivato nel 1926, trasferitosi, dopo aver affrontato la Grande Guerra, per motivi di lavoro; qui ha iniziato ad apprezzare lo sport: le Grigne in estate e gli sci d'inverno, oltre, inizialmente, anche al pugilato sono le discipline in cui si cimenta. La prima ascensione sulla Grigna Meridionale, dalla parete est della Guglia Angelina, avviene il 2 luglio 1931, come riportato da angeloelli.it: «Nella sua carriera ha compiuto - si legge, senza calcolare gli allenamenti, circa 2500 ascensioni di cui cento prime assolute. Ha scalato in Italia, Svizzera, Francia, Austria, Spagna, Jugoslavia, Scozia, Caucaso, Alaska, Perù, Pakistan, Nepal e Giappone».

Nel 1940 ha sposato la sua Irma, con cui ha dato vita a Valentino, Pierantonio e Guido. A Roma, il 5 gennaio 1980, ha ricevuto la nomina a Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana per volontà del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, mentre, il 9 febbraio 1999, è stato insignito della carica di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Le salite più significative di Cassin

Riportate da Wikipedia, queste le salite che hanno segnato la leggenda di Riccardo Cassin:

  • Via Mary - Guglia Angelina - 2 luglio 1931 - Prima salita con Mary Varale, 140 m/V+,A0 parete est
  • Via Valentino Cassin - Sigaro Dones - 26 luglio 1931 - Prima salita con Giovanni Riva, 60 m/V+,A1 spigolo nord, via dedicata al padre
  • Via Cassin-Dell'Oro - Corna di Medale - 12 agosto 1931 - Prima salita con Mario Dell'Oro, 360 m/V+ parete sud-est
  • Via Cassin - Grignetta/Torre Palma - 20 ottobre 1931 - Prima salita con Riccardo Redaelli, 220 m/V+, parete sud-ovest
  • Camino Cassin - Pizzo d'Eghen - 15 agosto 1932 - Prima salita con Pino Comi, 500 m/VI parete ovest
  • Via Comici - Torre del Diavolo - 16 agosto 1932 - Prima ripetizione con Antonio Piloni
  • Via Comici-Cassin - Zuccone dei Campelli - giugno 1933 - Prima salita con Emilio Comici, Mario Dell'Oro, Mary Varale e Mario Spreafico, 140 m/IV- parete ovest
  • Via Cassin - Sasso Cavallo - 31 agosto 1933 - Prima salita con Augusto Corti, 400 m/VI,A2 parete sud
  • Via Cassin - Cimone della Bagozza - 8 luglio 1934 - Prima salita con Aldo Frattini e Rodolfo Varallo, 400 m/VI+ spigolo nord
  • Via Cassin-Vitali-Pozzi - Cima Piccolissima di Lavaredo - agosto 1934 - Prima salita con Gigi Vitali e Luigi Pozzi, 250 m/VII-,A0 parete sud-est
  • Via Comici-Dimai - Cima Grande di Lavaredo - agosto 1934 - Seconda ripetizione con Mario Dell'Oro e Gigi Vitali, sulla parete nord.
  • Via Panzeri-Dell'Oro-Giudici - Popena Basso - 15 agosto 1934 - Prima ripetizione con Gigi Vitali e Luigi Pozzi (via aperta il giorno prima)
  • Spigolo Giallo - Cima Piccola di Lavaredo - 18 agosto 1934 - Terza ripetizione con Gigi Vitali in 8 ore
  • Via Comici-Benedetti - Monte Civetta - agosto 1935 - Seconda ripetizione con Mario Dell'Oro sulla parete nord-ovest
  • Via Cassin-Ratti - Gruppo del Civetta/Torre Trieste - 15-17 agosto 1935 - Prima salita con Vittorio Ratti, 600 m/VI+,A1 spigolo sud-est
  • Via Cassin-Ratti - Cima Ovest di Lavaredo - 28-30 agosto 1935 - Prima salita con Vittorio Ratti, 550 m/VI+,A1 parete nord
  • Via Cassin - Pizzo Badile - 14-16 luglio 1937 - Prima salita con Gino Esposito, Vittorio Ratti, Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi, 800 m/TD parete nord-est[
  • Via Cassin - Grandes Jorasses/Punta Walker - 4-6 agosto 1938 - Prima salita con Ugo Tizzoni e Gino Esposito, 1200 m/ED- parete nord
  • Via Cassin-Tizzoni - Aiguille de Leschaux - 14-15 agosto 1939 - Prima salita con Ugo Tizzoni
  • 1953, Karakorum: spedizione esplorativa e ricognizione in preparazione della spedizione del 1954 al K2.
  • 1958, Karakorum: guida della spedizione italiana al Gasherbrum IV, conclusasi col primo raggiungimento della vetta da parte di Walter Bonatti e Carlo Mauri. Effettuata anche dallo stesso Cassin una ricognizione del Gasherbrum IIIfino a 7350 m.
  • 1961, Catena dell'Alaska: guida della spedizione italiana al Monte Denali, conclusasi con la prima salita della parete sud da parte di tutti i componenti della spedizione (compreso Cassin stesso, allora cinquantaduenne).
  • 1975, Himalaya: guida della spedizione italiana al Lhotse, con un tentativo fallito alla parete sud. I componenti della spedizione riescono a raggiungere quota 7100 m ma devono rinunciare a causa di maltempo e valanghe.

Il Cai Lecco: «Sentiamo ancora il vuoto»

Il Cai Lecco, intitolato proprio alla memoria di Riccardo Cassin, l'ha così ricordato:

Ha lasciato la sua traccia su innumerevoli montagne e legato il suo nome a salite leggendarie, facendo da apripista a generazioni di alpinisti. Ha fatto conoscere il nome della Città di Lecco e dei suoi Ragni nel mondo. A dieci anni dalla scomparsa di Riccardo Cassin, avvenuta il 6 agosto 2009 poco dopo avere compiuto i 100 anni, sentiamo ancora il vuoto che ha lasciato. A chi ha avuto la fortuna di incontrarlo e ai tanti, tantissimi che lo hanno conosciuto attraverso le sue imprese, non ha regalato solo vie da salire ma anche, e forse soprattutto, il modello di un alpinismo fatto di amore e rispetto per la montagna e sempre guidato dall’etica e dai valori condivisi. Grazie Riccardo. Il tuo esempio è vivo nei nostri cuori.

Il sindaco Brivio: «La sua memoria è intatta»

Virginio Brivio, sindaco di Lecco, ha dedicato un lungo pensiero al celebre alpinista:

E' talmente impressa la sua figura nella vita della città e di moltissimi luoghi del mondo che non si fatica certo a ricordare che il 6 agosto 2019 cadono 10 anni dalla scomparsa di Riccardo Cassin, avvenuta ai suoi amati Piani Resinelli.

Pochi mesi prima, il 2 gennaio, celebrammo i suo cent'anni con la posa davanti al Municipio dell’opera “Cento Fili” dell’arch. Massimo Brambilla, per ricordare il suo connubio vitale (e quello di tanti alpinisti lecchesi) tra lavoro e montagne (oggi l’opera è posizionata a Maggianico in uno spazio verde di Via Paisiello, vicino alla sua residenza); ma anche con famigliari ed associazioni, con una via Cavour tappezzata di date ed immagini che scandivano la sua inimitabile avventura. E oggi, sebbene la memoria è intatta, ci piace nutrirla per chi voglia conoscerne imprese e testimonianze, tramite l’attività della Fondazione omonima promossa dai famigliari o visitando al Palazzo delle Paure l'Osservatorio Alpinistico Lecchese che permette di scandagliare il  mondo di Cassin e di riviverne ascese ed imprese.

Ma conoscendo la tempra e la concretezza dell'uomo, siamo certi che a lui non interessava un continuo inno alla sua riconosciuta unicità di imperatore delle Dolomiti e di ogni parete che si inerpica ma, piuttosto, garantire che il piccolo universo delle sue montagne lecchesi sia rinverdito non solo nelle manifestazioni ma anche nella pratica: che significa aver cura di ogni sentiero che porta in Grigna, al Resegone, al Magnodeno e che Lecco ed il suo territorio torni ad essere, nel segno della sicurezza, una meta sicura ed il suo paesaggio attraente. Questo è l'impegno che stiamo portando avanti per la riqualificazione delle rete escursionistica in tutte le sue varianti, secondo le indicazioni della recente legge regionale, in collaborazione con comunità montane, comuni e le numerose associazioni del nostro territorio che ringraziamo per il quotidiano impegno per custodire e far crescere la cultura della montagna.

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