Giovedì 1 luglio Lecco, ma non solo, entra nell'era della misurazione puntuale. Addio al sacco nero, si passa al tecnologico sacco rosso con chip integrato (tecnologia RFID) contenente un codice identificativo associato alla singola utenza. Durante le attività di raccolta rifiuti, un apposito dispositivo consentirà di riconoscere il codice utente e di conteggiare automaticamente i conferimenti effettuati da ciascuno.

Cosa mettere nei sacchi

Lo sciopero lascia i rifiuti per strada

Intanto la città capoluogo, ma il discorso si può estendere a larghi tratti della provincia, hanno dovuto superare le difficoltà legate allo sciopero generale dei lavoratori del comparto igiene ambientale proclamato dalle Organizzazioni sindacali FP-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI per mercoledì 30 giugno. 

"È possibile che si verifichino disservizi nelle raccolte dei rifiuti e nei servizi di igiene urbana".

Così si era espressa Silea, azienda pubblica che gestisce la raccolta, in vista della mobilitazione. Disagi che si sono effettivamente verificati, soprattutto in Zona 4: rimanendo entro i confini della città capoluogo, infatti, quasi ovunque si sono visti sacchi abbandonati al loro destino, non recuperati dagli addetti nella giornata odierna.

Così il Comune di Lecco:

"Chiediamo la collaborazione dei cittadini nel caso non venissero ritirati i rifiuti".

Come prevedibile, sui social network sono stati centinaia i messaggi degli utenti, che hanno lamentato la mancata effettuazione del servizio di raccolta per tutta la giornata di giovedì 1 luglio.

Foto scattata alle 21 dell'1 luglio.