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Attualità Mandello del Lario

Dopo due giorni di ricerche ritrovata e salvata la cagnetta Lia, era caduta in una buca

Provvidenziale l'intervento del "ragno" Luca che si è calato tra le strette rocce. Felicissima la padrona Valentina: "Niente di rotto, sta benissimo. Una storia che ha dell’incredibile"

"Non ha niente di rotto, sta benissimo. Una storia che ha dell’incredibile". Con grande gioia e sollievo, la mandellese Valentina Balbiani conferma così il ritrovamento - dopo ben due giorni - in buone condizioni di Lia, la sua cagnetta di media taglia, liberata con non poca fatica da una buca in cui era caduta, nelle vicinanze dello Zucco Manavello a oltre 1.100 metri di altitudine. Valentina, sale di frequente in cima a questa montagna che sovrasta proprio Mandello del Lario. Lassù si gode la vista di ampi panorami e le albe accompagnata sempre dalla sua affezionata amica a quattro zampe.

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Cosi è stato anche lo scorso martedi, quando alle sei del mattino Valentina ha lasciato l’abitazione per raggiungere quel balcone sul lago. Lia che mai si allontana, quel giorno ha però fatto perdere all'improvviso le proprie tracce. Valentina non è riuscita a spiegarsi quel comportamento anomalo dell’animale "che da sempre ha un legame fortissimo con me". Balbiani è conosciuta dai frequentatori di quei sentieri, che la incontrano più volte nelle salite e discese.

Cagnino 1-2

Tra loro i componenti del GAL (Gruppo amici Luzzeno) che gestiscono il Baitello alla cima del Manavello. E proprio loro hanno subito fatto partire il tam-tam per ritrovare la cagnetta Lia, rifacendo più volte il percorso. Un su e giù al quale ha partecipato anche Valentina, alla disperata ricerca dell'amata Lia. Passati quasi due giorni senza rivederla qualcuno ha però iniziato ad azzardare il peggio... “mettiti il cuore in pace, il cane non lo troviamo più". Il tutto aggravato anche anche un temporale a gettare ulteriore sfiducia.

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Ma all'improvviso, fortunatamente, arriva la svolta. Grazie all'istinto di Gigi Passoni e all'agilità del "Ragno" del Cai Luca Bergami, le ricerche di Lia arrivano a buon fine dopo circa 48 ore. Cercando e cercando i due individuano a una specie di forra, una profonda e stretta buca camuffata da un manto erboso. Pensano che il cagnolino possa essere caduto proprio lì.

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Luca Bergami si cala così nelle strette anse della buca (vedi foto) individuando Lia anche grazie ai suoi improvvisi guaiti. Illuminata con la luce della torcia, la cucciola appare sporca di terra e fango, e molto spaventata. La porta subito in superficie. Lo spavento svanisce poco dopo, oscurato dalla grande felicità della padrona Valentina di poter riabbracciare la sua Lia sana e salva.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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