Scuola e Covid, «servono sensibilità e sostegno verso le famiglie»
La lettera aperta delle Associazioni di genitori lombardi ai vertici istituzionali di Regione Lombardia con una serie di richieste mirate
Le associazioni Age, Agedo, Agesc, Art. 26, Faes, Famiglie Arcobaleno, Generazione Famiglie, Moige, seguono con attenzione l'andamento dei contagi da virus Covid 19, e si dichiarano estremamente preoccupate per il costante innalzamento di questi numeri che ultimamente si registrano in modo più marcato anche tra bambini e giovani.
Preoccupa i sodalizi anche il rinnovarsi di provvedimenti repentini di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, prima in ampie zone della Lombardia e poi, con l’Ordinanza n. 714/21, inserendo tutta la regione nella fascia "arancione rinforzato". Ecco perché le associazioni hanno scritto e diretto una lettera ai vertici istituzionali di Regione Lombardia.
La lettera di 700 genitori lecchesi alle autorità: «Scelte e modi sbagliati, più rispetto per la scuola e le famiglie»
«Ci preme rilevare - spiegano nel documento - come questi interventi incidono pesantemente sul trinomio famiglia-scuola-lavoro, che sono inscindibili tra loro, e sul benessere degli alunni,
siano essi bambini o adolescenti. Com'è possibile riorganizzare dalla sera alla mattina i tempi di vita di una famiglia con figli (spesso anche più di uno) che frequentano la scuola? Com'è possibile rivedere dalla sera alla mattina l'organizzazione scolastica considerando che le lezioni in presenza non sono assimilabili alla Dad? Com'è possibile riorganizzare dalla sera alla mattina una qualsiasi attività lavorativa (sia di produzione che di servizi, e a maggior ragione per i luoghi di cura) se non sai quanti collaboratori saranno costretti ad assentarsi per la cura dei propri figli? Insomma, sarebbe stato sufficiente far decorrere questi provvedimenti dal lunedì
successivo per lasciare maggior serenità d'azione a chi oggi non sa dove aggrapparsi
per far conciliare le proprie esigenze di vita familiare e lavorativa».
Le richieste avanzate
«Riteniamo opportuno - prosegue il documento - sollecitare i livelli istituzionali di Regione Lombardia a tenere conto delle richieste che provengono da noi genitori, le cui famiglie sono un
insostituibile "ammortizzatore sociale" la cui azione rischia di essere gravemente
compromessa da provvedimenti affrettati e inopportuni. Richiamiamo quindi la vostra attenzione sui seguenti punti per non penalizzare ulteriormente la didattica in presenza, da svolgersi in ambienti controllati e sicuri:
- Differenziazione delle chiusure scolastiche in ragione dell'evoluzione pandemica, su base comunale e provinciale;
- Favorire il processo di vaccinazione del personale scolastico;
- Sollecitare il Governo affinchè ripristini velocemente, e con valenza retroattiva, i congedi parentali per facilitare le necessarie assenze dal lavoro;
- Allargare la fruibilità dei cosiddetti "bonus baby sitter" ad altre forme di sostegno alla cura di figli piccoli, operata da Enti e Associazioni varie;
- Istituire a livello regionale nuove forme di sostegno, economico e sociale, alle famiglie per agevolare il loro primario compito educativo e di cura dei figli.
- Facciamo appello alla vostra responsabilità amministrativa e alla vostra sensibilità umana per evitare danni più gravi di quanti questa pandemia già sta causando.