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Anche nel Lecchese niente lezioni per altri sette giorni. Le note dei sindaci dopo le indicazioni di Governo e Regione

Dalle scuole chiuse alla sospensione degli eventi pubblici: le misure in vigore fino all'8 marzo nella bozza di Decreto inviata ai Comuni

Anche nel territorio Lecchese, come in tutta Lombardia, le scuole resteranno chiuse un'altra settimana e riapriranno non prima di lunedì 9 marzo. La notizia, resa nota ieri dal presidente della Regione Attilio Fontana, è stata confermata oggi, domenica, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il documento si ricollega ai recenti decreti emanati per contrastare l'emergenza Coronavirus e poco fa anche diversi sindaci del territorio - dopo i contatti avuti con la Prefettura - hanno diffuso una sorta di vademecum nel quale viene indicato ciò che è possibile fare e cosa è vietato, anche in merito ad eventi pubblici e attività commerciali. Ecco, di seguito, il riassunto dei provvedimenti tracciato dal Comune di Olginate. Note in merito sono state diramate anche dalle Amministrazioni dell'Oggionese, da quella di Mandello (vedi sotto) e di Garlate.

I provvedimenti principali in base alla bozza di Decreto della Presidenza del Consiglio

"Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 nelle regioni di cui all’allegato 2 sono adottate le seguenti misure di contenimento":

  • a) Sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del presente decreto. È fatto divieto di trasferta organizzata dei tifosi residenti nelle regioni di cui all’allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni;
  • b) Sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose;
  • c) Sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative svolte a distanza;
  • d) Mantenimento dell’obbligo di chiusura dei musei e dei luoghi culturali o soppressione dell’obbligo di chiusura, a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico e garantendo il mantenimento di una distanza di almeno un metro tra visitatori (cosidetto “criterio droplet”);
  • e) Sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020;
  • f) Apertura di tutte le attività commerciali condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e garantendo il mantenimento di una distanza di almeno un metro tra visitatori (cosidetto “criterio droplet”);
  • g) Limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere;
  • h) Limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti;
  • i) Sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale.

«Anche in questi giorni difficili la scuola può svolgere un ruolo importante a distanza»

E proprio oggi, tramite una circolare nella quale veniva confermata la sospensione delle lezioni per un'altra settimana, il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Lecco I, Angelo De Battista, ha lanciato un messaggio di speranza in merito all'importante ruolo che la scuola può svolgere anche in questo periodo difficile per il Paese. Un messaggio seguito da un appello rivolto ai docenti affinchè possano dare il proprio contributo anche da casa, tramite il registro elettronico, alla formazione degli alunni.

«In attesa di provvedimento formale e in base alle dichiarazioni ufficiali di Regione Lombardia riguardanti le nuove modalità per il contenimento del contagio da Coronavirus il dirigente scolastico comunica, salvo ulteriori prescrizioni, che la sospensione delle attività didattiche è prorogata fino a sabato 7 marzo compreso e che fino a quel giorno gli alunni resteranno a casa - si legge nel documento inviato ai docenti di asilo, primarie e medie - Da domani, lunedì 2 marzo, il dirigente, la Dsga e il personale Ata riprenderanno il servizio nella fascia oraria 8.00-15.00. Invitiamo i docenti a continuare o avviare attività didattiche a distanza. In questo momento di difficoltà per il Paese, è bello che la Scuola sappia rimanere una "comunità educante" e continui, con passione e ragione, a svolgere il proprio fondamentale ruolo. È importante che la "comunità educante" sappia agire anche oltre il tempo, i luoghi e i modi consueti e che agli alunni e alle alunne del nostro istituto sia data la possibilità di rimanere legati all’attività didattica».

Un auspicio manifestato tenendo comunque conto dei limiti e delle difficoltà di questa sorta di lezioni a distanza, dei mezzi tecnologici a disposizione e della situazione eccezionale di queste due settimane. Considerazioni simili, con appello allo svoglimento di compiti e insegnamenti a distanza, sono state epresse anche da altri dirigenti scolastici del territorio lecchese.

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