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La sfida di Matteo e Simone: "Portare nel centro storico la nostra visione di bar internazionale"

Cresciuti professionalmente negli hotel di Bellagio e Varenna, hanno aperto il Sottofondo "per introdurre a Lecco un concept diverso di locale". La pandemia? "Ci ha fatto aspettare quasi un anno, ma ora siamo pronti"

"La pandemia ci ha dato l'opportunità di aprire la nostra attività in un posto bellissimo e provare a offrire ai lecchesi la nostra visione internazionale del barman".

Matteo e Simone Barbieri, fratelli di Belledo, lo scorso luglio hanno inaugurato il "Sottofondo", locale che si affaccia sulla piazzetta in Via del Pozzo. E non negano che questa possibilità è arrivata anche grazie agli effetti dei numerosi lockdown sui prezzi degli affitti in centro città.

I due hanno sempre lavorato insieme e costituiscono una squadra più che affiatata. Prima al "Belvedere" di Bellagio, poi al "Royal Victoria" di Varenna, dove Matteo era responsabile di bar. "L'impronta è proprio quella - confida il 28enne - Vogliamo traslare l'esperienza maturata negli hotel, a stretto contatto con una clientela internazionale, anche a Lecco. Cerchiamo di proporre la nostra visione di bar: poche cose ma fatte bene, per esempio il club sandwich o alcuni cocktail particolari che qui non si trovano facilmente".

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"L'idea di aprire l'attività ci è balenata al termine del primo lockdown nel 2020, in estate, quando abbiamo visto che il locale era sfitto e i costi erano abbordabili. Abbiamo valutato i benefici e i costi ma anche la posizione: certo, non è piazza XX Settembre, ma è comunque un passaggio importante, con la possibilità di tenere i tavolini fuori vicino al pozzo. Lo scorso ottobre, poi, siamo rimasti in stand by sino all'estate del 2021, ovviamente non potevamo fare altrimenti vista la seconda ondata di covid. Abbiamo aperto, finalmente, il 17 luglio".

Locali sfitti e opportunità in centro

"Abbiamo valutato i rischi - prosegue Matteo - Quando abbiamo aperto si è capito subito che la spesa post-lockdown sarebbe stata inferiore rispetto a quella da spendere in condizioni normali. Devo ammettere che senza il covid non saremmo stati in grado di subentrare in questo tipo di attività, o perlomeno avremmo dovuto affrontare un investimento più alto e rischioso". I due fratelli non sono gli unici ad avere trasformato la difficoltà in opportunità. "So che anche altri commercianti hanno trovato occasioni e locali sfitti per iniziare la loro attività". 

Matteo e Simone hanno vissuto e lavorato a lungo nelle due principali località turistiche del Lario, Bellagio e Varenna. Cosa manca a Lecco per spiccare il volo sotto questo aspetto? "Bisogna migliorare la Navigazione e i trasporti via lago, basti guardare il ramo comasco, dove i collegamenti sono molto sviluppati e continui durante la giornata. Lecco è una città bellissima con le sue montagne, il lago, il rione manzoniano di Pescarenico. L'impronta industriale della città ormai è lontana e alle spalle, per questo sarebbe importante valorizzarla in chiave storica e turistica, come risorsa da sfruttare insieme alle bellezze paesaggistiche".

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