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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Calolziocorte / Piazza Regazzoni

Dallo sportello "Ascoltarci" sostegno a 167 persone, prestiti per quasi 11.000 euro

Consonni, Conti e Vanoli hanno illustrati l'attività della "rete" associativa che fa capo al circolo Arci di Calolzio: «Crisi già forte da tempo, poi è peggiorata con il lockdown. Da casa e lavoro i problemi maggiori»

«La casa, seguita dal lavoro, è il primo problema. Una bomba sociale che rischia di esplodere». La crisi economica colpisce, e colpisce duro soprattutto le fasce più fragili della popolazione. Lo sa bene Corrado Conti che in chiusura della conferenza stampa di presentazione dei dati dell'ultimo anno di attività dello sportello di aiuto "AscoltArci" di Calolzio ha lanciato un messaggio forte e chiaro. 

Le attività dello sportello "Ascoltarci" attivato nel luglio 2018

«Il rischio sfratti a livello nazionale potrebbe rivelarsi allarmante, soprattutto dopo la fine del blocco degli stessi prorogato al 31 dicembre - ha precisato l'ex Consigliere comunale e attuale volontario del circolo Arci Spaizo Condiviso di piazza Regazzoni - Anche nel nostro territorio esiste questo problema. Circa 15 famiglie rischiano di finire in strada. Servono contromisure. Noi, con questa rete associativa nata due anni fa abbiamo cercato di aiutare chi si trova in difficoltà. Dopo il tema della casa, dai pagamenti degli affitti alle bollette, spicca quello del lavoro. E poi ancora i migranti e le complesse procedure burocratiche che diventano ulterori montagne da scalare per chi già si trova in condizioni di bisogno». L'aiuto di "AscoltArci" si concretizza in informazioni, assitenza nello svolgimento di pratiche di vario tipo e nell'eventuale prestito "etico solidale". In totale sono state assistite 167 persone in due anni esatti di attività.

Il prestito etico sociale: «C'è chi fatica a pagare le bollette, così anche restituire tagli da 20 euro diventa complicatissimo»

Dario Consonni dell'associazione "L'Altra Via" ha precisato che l'emergenza covid ha peggiorato la situazione, ma la crisi mordeva già da tempo. Anche per questo proprio nel luglio del 2019 era nato il prestito equo solidale, uno strumento in più per aiutare concretamente le famiglie in difficoltà - del Calolziese e non solo - che si rivolgono allo sportello"AscoltArci".

«In un anno sono stati erogati prestiti per 10.890 euro, suddivisi in quote da 70 a 1.300 euro per una media di circa 450 - ha precisato Consonni - Abbiamo erogato 24 prestiti a 19 persone. Ci sono famiglie che faticano a pagare le bollette e anche restituirci 20 euro diventa un problema. Quindi, pur mantenendo fermo il principio della restituzione del denaro, cerchiamo di venire incontro alle difficoltà nell'ottica del "quando vuoi quanto puoi"». Chi volesse partecipare al prestito, può farlo con un bonifico all'associazione "L'Altra Via" di Calolziocorte Iban IT 80 D 08899 52710 000000430435, causale "Donazione per prestito etico sociale". «Vediamo che c'è attenzione alla solidarietà, ma le situazioni delicate sono davvero molte, ed è importante creare una rete di associazioni e aiuti reciproci come stiamo cercando di fare. Dalle situazioni di crisi, peggiorate dal lockdown - conclude Consonni - non si esce da soli, ma tutti insieme».

In quest'ottica Corrado Conti ha voluto ringraziare le diverse associazioni e realtà locali che stanno aderendo allo sportello "Ascoltarci", dalla Caritas al patronato Cgil passando per la onlus Il Gabbiano e altre ancora. Una quindicina i volontari direttamente impegnati, il cui lavoro è aumentato durante l'emergenza covid, come risulta dai dati illustrati da Daniele Vanoli, "colonna" del circolo Arci e Consigliere comunale.

«Dal 17 luglio 2018 ad oggi abbiamo prestato assistenza a 167 persone - conferma Vanoli - Nell'ultimo anno l'impegno si è incrementato durante il periodo del lockdown quando abbiamo consegnato 458 pacchi alimentari in collaborazione con Comune, Caritas e un negozio calolziese. E poi ancora 1.300 mascherine chirurgiche e 46 consegne di materiale didattico. Circa 230 le ore di attività dei volontari». Gli aiuti hanno riguardato innanzitutto cittadini italiani, ma anche diverse persone straniere. Porte aperte non solo ai residenti della valle San Martino, ma anche a quelli di Lecco e dintorni.

Le richieste hanno riguardato in particolare il lavoro (42) e il "diritto all'abitare" (31 accessi per la casa, tra spese non più sostenibili e ricerca di un alloggio), pratiche per i migranti (31), sostegno economico a fronte di debiti (24), questioni medico sanitarie (11) e altri temi ancora. 

I volontari diventati "postini della didattica a distanza"

Da segnalare infine anche l'impegno sul fronte scolastico sempre durante la pandemia. «Lo sportello AscoltArci ha collaborato con l'Istituto comprensivo di Calolziocorte aiutando 15 famiglie nello svolgimento delle attività scolastiche a casa - fa presente Cinzia Mauri - Dalla consegna di materiale didattico a domicilio al mettere in contatto i docenti con i giovani alunni, siamo stati "i postini della didattica a distanza". Per i bambini, di primaria e medie, si è trattato di un sostegno importante. Abbiamo voluto inoltre organizzare un mini centro ricreativo estivo».

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