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Martedì, 19 Marzo 2024
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La storia della Navigazione del Lago di Como e l’origine dei suoi più iconici piroscafi a partire dagli anni venti dell‘800

Storia della Navigazione del Lago di Como e dei suoi più iconici piroscafi

La storia del lago di Como e i suoi piroscafi ha radici antiche antiche. Già nel 1825 il duca Carlo Visconti di Modrone, con il conte Vitaliano Borromeo, con Valentino Mordaret e la ditta Gavazzi e Quinterio fondano la "Società Privilegiata" e ottengono il privilegio esclusivo della navigazione a vapore su laghi e fiumi del Lombardo-Veneto iniziando così a dotare di piroscafi i grandi laghi del nord.

Credito Fotografico fotovasconi.it

Il Lario

Mentre nel lago maggiore scende in acqua il Verbano, nel lago di Como viene costruito "il Lario" e varato l'anno successivo. Il 29 luglio 1826 dalla spiaggia dell'Olmo, presso Borgo Vico di Como, viene varato il piroscafo “Lario”, munito di macchina Foulton Watt, a doppio effetto, della forza di 12 cv, con scafo in legno e propulsione a ruote. Dopo tre viaggi di prova, il 16 agosto 1826 il Lario inizia le corse quotidiane, sulla linea Como, Domaso.

Il Lario

Il Plinio

Il 9 settembre 1826 viene varato il secondo battello: il Plinio, che entra in servizio il successivo 1 novembre sulla linea Lecco-Domaso, oltre la punta di Bellagio il Lario e il Plinio si incontrano per il trasbordo dei passeggeri attraverso l'uso di piccole barche a remi (successivamente tramite passerelle). Vengono poi studiate anche coincidenze per la Villa Pliniana, ed altre che, da Domaso, con delle barche a remi portino i passeggeri a Riva di Chiavenna, da dove è poi possibile continuare per raggiungere lo Spluga. Il Plinio varato nel 1826 risulta essere il più antico dei tre piroscafi lariani a portare questo nome. Il secondo, dallo scafo interamente di legno, varato nel 1892 e costruito dalla ditta Escher Wyss di Zurigo, aveva un ottimo motore funzionante a carbone, a triplice espansione forniva ben 500 cv di potenza che gli permettevano di viaggiare fino a 28 km/h. Ma di lì a qualche anno si decise di usarlo esclusivamente per il trasporto merci. E così il “Plinio secondo” fu ribattezzato “Commercio”, ne conservarono il capiente scafo ma tolsero il prezioso motore sostituendolo con uno ad elica. Il potente motore Escher Wyss venne installato in un nuovo elegante piroscafo, il terzo Plinio, varato nel 1902 era più grande del precedente, con i suoi 53 metri di lunghezza e 11 di larghezza trasportava fino a 750 persone.

Il Plinio

Cenni Storici

Il 28 maggio 1927 il Re Vittorio Emanuele III giunge a Como per inaugurare l'esposizione del Centenario Voltiano e si imbarca sul Piroscafo Savoia per una crociera in centro lago scortato dai piroscafi "Plinio" e "28 ottobre". Dopo la caduta del governo fascista verranno cambiati loro i nomi, il Savoia diventerà Patria, e 28 ottobre diventerà Concordia, erano due piroscafi gemelli.

Il Lariano

Da un'altra società viene costruito un nuovo piroscafo in ferro "Il Lariano" che nel 1843 entra in servizio, essendo più veloce e confortevole dei suoi predecessori, ottiene il consenso favorevole dei viaggiatori, e ben presto la società "Lariana" costruisce anche i pontili a Domaso, Lecco, e Como, in particolare proprio a Como il pontile viene costruito fuori dal porto, ne viene concesso l'utilizzo anche alla società concorrente, a patto che non causi lesioni o intralci l'uso al battello "Lariano". Il piroscafo "Lariano", secondo di questo nome, viene costruito nel 1872 presso il Cantiere di Campo Garibaldi della "Lariana", insieme al gemello piroscafo "Volta". L'aspetto del "Lariano" è quello che forse meglio di qualsiasi altro piroscafo incarna l'epoca d'oro del vapore sul Lario. Il caratteristico slancio di prora, la maestosa linea a mezzo-salone, gli eleganti interni, gli valgono l'appellativo di "Levriero del Lario".

Il Lariano

Altri Piroscafi

Nel 1851 dopo la prima guerra di indipendenza, la Lariana vara l'Adda con motore di 32 cv. Il 31 agosto 1865 entra in servizio il piroscafo Italia con macchina da 300 cv, costruito a Zurigo, nello stesso anno vengono messi a riposo il Falco e il Veloce. Nel 1872 vengono varati due nuovi battelli in ferro a ruote, il Lariano e il Volta entrambi con macchine da 400 cv, nel 1873 il Lombardia.

Il Volta

Il Servizio Postale

Importante anche il servizio postale che nasceva con questi battelli, servizio che riduceva i tempi di trasporto tra l'alto lago e le due principali città Como e Lecco. Ancora oggi sui banchi dei mercatini della zona si possono trovare vecchie lettere e cartoline con il timbro della posta per vie di lago.

La “Società Lariana di Navigazione a vapore”

Il 21 aprile del 1846, dopo un periodo di dura concorrenza tra le due società che gestivano la navigazione sul lario, si costituisce la Società Lariana di navigazione a vapore, con presidente il conte Giovanni Pietro Porro. Dopo varie dispute societarie per il controllo della navigazione sul lago, la flotta della nuova Lariana nel 1890 è composta da 14 piroscafi e un rimorchiatore. La società Lariana, sul finire del secolo, raggiunge un periodo di grande sviluppo, avendo programmato contratti sia con diligenze per le valli lariane, sia con le ferrovie, che conducono un sempre maggior numero di turisti, da Milano verso Como, e da Lecco Bergamo e Brescia, ampliando anche i servizi a bordo e servizi postali, iniziando a dotare i piroscafi di dinamo per la produzione di corrente elettrica.

La “Società Italiana” ed i piroscafi Lombardia, Elvezia, Como e Lecco

Ventisette anni dopo subentra un'altra società la "Società Italiana" che dapprima, ampliando i lavori di terra, crea pontili a Colico e Bellagio, aggiungendone altri due a Como. Ordina ad una ditta emergente Escher&Wyss la costruzione di 4 piroscafi-salone e in poco tempo sul lago entrano in funzione il "Lombardia e l'Elvezia", piroscafi di nuova concezione, a due ruote di potenza maggiore, 450 cv con una capienza di 800 persone. Successivamente vengono varati il "Como e il Lecco" anch'essi con una potenza di 450 cv ma con una capienza di 500 passeggeri.

Il Como

Le "Società Riunite per la Navigazione a Vapore sul lago di Como”

La concorrenza tra le due società si fa sentire nel 1874 raggiungendo un accordo, fondano le "Società Riunite per la Navigazione a Vapore sul lago di Como”, ma con amministrazioni ancora separate.

Con il secondo conflitto mondiale però, subentrano tante difficoltà e il deficit raggiunge livelli elevati, fino a ridurre al minimo i servizi. Nel 1948 il governo sperimenta sugli altri laghi del nord Italia un servizio che però non è applicabile al lago di Como, la società seppur in difficoltà, inizia a presentare dei piani di ammodernamento chiedendo al governo delle sovvenzioni per i danni bellici subiti, ma la situazione si trascina fino al 1952, quando attraverso l'Ispettorato della motorizzazione, la società riceve ingiunzione per cessare immediatamente il servizio lacuale, l'intera flotta è requisita dal governo inutili sono state tutte le rimostranze presentate.

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