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Martedì, 19 Marzo 2024
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Il Barocco nel cuore di Imbersago: il Santuario della Madonna del Bosco

Storia del Santuario della Madonna del Bosco, testimonianza dell’architettura barocca a Imbersago

Il Santuario della Madonna del Bosco rappresenta la testimonianza dell’architettura barocca a Imbersago ad oggi meglio conservata.

Le antiche apparizioni

La storia del santuario iniziò nel 1615, quando cominciarono a girare in paese voci di presunte apparizioni avvenute nel bosco soprastante. La figura apparsa veniva descritta come quella di una grande signora, accompagnata da luci celestiali e musiche armoniose. Gli avvistamenti avevano luogo nei pressi della Sorgente del Lupo, nome dovuto agli animali che infestavano la regione. Attorno alla sorgente crescevano tre grossi castagni. La tradizione vuole che il 9 maggio 1617 tre piccoli pastorelli, mentre pascolavano il gregge, assistettero ad una di queste visioni. Alla fine, uno dei tre, scorse tra i rami un riccio maturo, completamente fuori stagione. La scoperta fece gridare al miracolo e gli abitanti locali iniziarono a praticare il culto della Beata Vergine che, in pochi anni, attirò fedeli da tutto il milanese e dalla bergamasca. Il luogo divenne famoso col nome di Madonna del Riccio, o Madonna delle Castagne. Un secondo miracolo, di poco successivo al precedente, faceva riferimento al salvataggio di un neonato. Un'intera famiglia stava pascolando il proprio gregge nei pressi della fonte descritta sopra, quando un lupo ne ghermì il figlio. La madre si rivolse alla Madonna che apparve sopra un castagno, facendosi consegnare dal lupo il neonato.

La costruzione della cappella

Nel 1632 Gaspare Brambilla, di Imbersago, iniziò la costruzione di una piccola cappella, tuttora esistente, col nome di scurolo, sul luogo dell'apparizione. In questa cappella è ancora presente, oltre alla fonte presso cui ci furono i miracoli, anche un plastico in gesso raffigurante i due miracoli. Secondo alcune fonti la scelta del 1632 non fu casuale, visto che coincise con il termine dell'epidemia di peste. L'avvenimento rappresentava il momento per mantenere i voti presi durante il periodo nero.

La Cappella del Miracolo, credito fotografico: luoghi e vie della fede

La costruzione del santuario

Tra il 1641 ed il 1646 venne eretto il santuario, seguendo un progetto di Carlo Buzzi. Il primo progetto prevedeva una pianta a doppio ottagono, tipico degli edifici mariani del XV secolo. La costruzione del primo ottagono durò dal 1641 al 1644. Oltre alla sezione ottagonale si poteva trovare l'altare dell'Annunciazione nella parte settentrionale e la sacrestia in quella meridionale.

La mancanza di fondi obbligò a limitare i lavori, salvo poi edificare un secondo lotto nel 1677, probabilmente sul progetto di Francesco Castelli. Questo ampliamento contemplò la strutturazione del presbiterio (anch'esso ottagonale) e di nuove decorazioni in stucco. Sulla facciata erano presenti tre porte ed un sagrato, composto da un portico con quattro colonne in pietra. L'unica navata portava all'altare maggiore, dietro una balaustra in marmo. Erano presenti due altari laterali, dedicati all'Annunciazione e a Santa Maria Maddalena.

Santuario della Madonna del Bosco, credito fotografico: luoghi e vie della fede

Il santuario venne ufficialmente benedetto il 9 maggio 1646, 29º anniversario del miracolo del riccio. Durante la dominazione austriaca e quella francese, gli edifici religiosi vennero chiusi con la forza perché ritenuti inutili e, soprattutto, non economicamente convenienti. I conti Castelbarco, signori di Imbersago, si assunsero il patronato del santuario, salvandolo così da una sicura chiusura.

Nel 1755 venne eretta una statua della Madonna nel piazzale, creata da Giudici di Viggiù. Nel 1824 venne completata la costruzione della Scala Santa (349 gradini). In seguito ad una frana fu necessario ricostruirla nel 1981 e oggi conta 347 gradini.

Santuario della Madonna del Bosco e la scalinata, credito fotografico: in-lombardia.it

Nel 1888 venne eseguita un'opera di ampliamento a cura dell'ingegnere Giacomo Santamaria. I lavori non stravolsero la struttura della chiesa, a parte una riorganizzazione degli spazi nel presbiterio, e l'aggiunta di confessionali ed opere d'arte frutto, spesso, della devozione dei fedeli. Venne aggiunto il terzo ottagono, che avrebbe contenuto l'altare maggiore, ed una statua in legno della Vergine, scolpita dalla ditta Nardini di Milano. Al XIX secolo risalgono anche la scalinata d'ingresso e il campanile, quest'ultimo comprensivo di statua in bronzo dorato della Madonna che campeggia sulla cima.

Il Santuario della Madonna del Bosco, credito fotografico: luoghi e vie della fede

Il santuario oggi

Attualmente, sopra l'altare, c'è una statua del 1888 raffigurante la Madonna col Bambino, mentre il presbiterio contiene un dipinto seicentesco sulla Strage degli innocenti. L'interno è ora composto da tre navate, con quella sinistra che ospita come pala d'altare una Pietà. La navata centrale termina in un presbiterio, con l'altare maggiore, separato da una balaustra. Le preghiere dei fedeli, esaudite a loro dire dalla Madonna, hanno portato ad una collezione di 112 tavolette di ex voto.

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